Settembre 26, 2013

Cristiano Sala

Decreto Fare bis, la bozza introduce ulteriori novità

La bozza del Decreto Fare bis introduce alcune novità per quanto riguarda le rinnovabili, a partire dall’istituto del ritiro dedicato con prezzo zonale orario.

La bozza del Decreto Fare bis introduce alcune novità per quanto riguarda le rinnovabili, a partire dall’istituto del ritiro dedicato con prezzo zonale orario.

In particolare è stato stabilito che l’energia ritirata sarà pagata secondo un prezzo pari a quello “zonale orario”, ma solo per gli impianti incentivati.
In aggiunta, previa autorizzazione dell’Aeeg viene inclusa anche la volontà di modificare la tariffa elettrica bioraria, adeguandola ai cambiamenti del mercato.
Tra le altre disposizioni proposte, la volontà di sostenere il carbone “pulito” in Sardegna e la gestione dei bond per la suddivisione dei costi della fascia A3 in bolletta. Si tratta di una questione complessa che punta a ridurre di 170 milioni di Euro all’anno il peso economico in bolletta, attualmente integrato solo nella tassa A3, per questioni relative al prezzo di ritiro effettuato dal GSE, effettivamente superiore al ricavato.
Secondo la bozza del decreto, infatti: “Almeno il 60% del costo del ritiro dedicato va a vantaggio di impianti a fonti rinnovabili che accedono agli incentivi sull’energia prodotta, più che sufficienti a garantire l’equa remunerazione degli investimenti”.
Tra le novità introdotte nel Decreto Fare bis la possibilità, da parte dell’Autorità per l’Energia incaricata, di ridefinire i prezzi della tariffa elettrica bioraria per i clienti in regime di maggior tutela. Saranno integrati inoltre una rimodulazione volontaria degli incentivi e un intervento retroattivo per discriminare chi sceglierà di non accettare i nuovi meccanismi di modulazione degli incentivi.

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