L’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) rilascia il rapporto “Renewable Power Generation Costs in 2014”, un documento che sottolinea quanto le rinnovabili siano sempre più protagoniste della generazione energetica mondiale.
L’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) rilascia il rapporto “Renewable Power Generation Costs in 2014”, un documento che sottolinea quanto le rinnovabili siano sempre più protagoniste della generazione energetica mondiale.
Di fatto, i costi di produzione di energia da fonti rinnovabili è in grid parity con numerosi sistemi di approvvigionamento tramite fossili.
Secondo gli analisti: “Il gioco è cambiato, il calo del prezzo delle energie rinnovabili sta creando un’opportunità storica per costruire un sistema energetico pulito, sostenibile in modo economicamente conveniente, capace di evitare un catastrofico cambiamento climatico”.
Nel dettaglio, è possibile osservare la costante crescita di settori come l’eolico onshore, il solare fotovoltaico e il solare a concentrazione, grazie soprattutto al calo dei costi di installazione. Se analizziamo l’andamento dell’eolico in Europa, in particolare, è possibile notare la forte competitività di questa piattaforma che, in alcuni casi, risulta più vantaggiosa delle fossili.
Il comparto fotovoltaico è tra i più dinamici, dal 2009 i prezzi dei moduli sono calati del 75%, in rapporto al 2008, il solare fotovoltaico residenziale e più economico del 70%. Per quanto riguarda gli impianti di grossa taglia, i costi delle strutture utility scale sono scesi del 50% negli ultimi quattro anni.
Più in generale, realtà come il settore idroelettrico, la geotermia e le biomasse risultano più competitive delle convenzionali centrali alimentate da combustibile fossile, come il gas, il petrolio e il carbone.
In prospettiva, lo studio evidenzia come le rinnovabili costituiscano una importante e valida soluzione per l’approvvigionamento energetico, soprattutto nelle aree rurali, nei centri più disagiati e sulle isole. Per il futuro ci si aspetta una crescita verso la grid parity anche per le infrastrutture eoliche installate in mare e per il solare a concentrazione, ad oggi ancora meno competitive delle fossili.