Nel corso del 2015, Algeria e Cile si sono distinti come mercati in forte mutazione, dove la crescita delle installazioni fotovoltaiche si è fatta notare in modo evidente.
Nel corso del 2015, Algeria e Cile si sono distinti come mercati in forte mutazione, dove la crescita delle installazioni fotovoltaiche si è fatta notare in modo evidente.
Come già avevamo analizzato durante lo scorso anno, in Algeria si sta sviluppando una forte politica per le rinnovabili, che ha portato all’installazione di 268 MW negli ultimi 12 mesi, secondo i dati del dell’Istituto nazionale per la ricerca sulle energie rinnovabili (CDER).
Secondo quanto dichiarato, gli obiettivi per il medio periodo sono decisamente ambiziosi e includono l’installazione di 22 GW entro il 2030 e, in questo contesto, l’azienda energetica di Stato, Sonatrach, si confermerà probabilmente come top player anche per i prossimi anni.
A modo suo, anche il Cile sta mettendo in atto una rivoluzione energetica. Stando ai dati del Centro para la Innovación y Fomento de las Energías Sustentables – CIFES, il Paese ha registrato installazioni pari a 848 MW nel 2015.
Si tratta di un parametro più che doppio rispetto al 2014 (402 MW), e completamente fuori scala anche solo rispetto al 2013, quando gli impianti installati non superavano una potenza cumulata di 10 MW.
Il futuro, considerando gli impianti in fase di costruzione e i progetti approvati o in fase di approvazione, appare decisamente roseo per il fotovoltaico cileno. In totale, gli impianti di prossima attivazione potrebbero ammontare a circa 16,1 GW.
In un contesto più ampio, il calo dei costi delle materie prime e le rinnovate tecnologie stanno portando il fotovoltaico a livelli sempre più accessibili. Ciò ne favorisce indubbiamente la diffusione nei Paesi e nelle aree del globo in forte evoluzione, dall’Asia, all’Africa, all’America Latina.