Il Governo indiano avvia un ambizioso programma per l’elettrificazione delle zone rurali del Paese, un progetto che passa necessariamente dalla promozione delle rinnovabili.
Il Governo indiano avvia un ambizioso programma per l’elettrificazione delle zone rurali del Paese, un progetto che passa necessariamente dalla promozione delle rinnovabili.
Il Ministero delle Energie Nuove e rinnovabili ha scelto di cofinanziare al 50% alcuni progetti sperimentali per la produzione di energia off-grid. In particolare saranno sovvenzionati gli impianti ibridi, che includono cioè tecnologie di natura eolica e fotovoltaica.
Il progetto pilota sarà quello del National Institute of Wind Energy, una struttura da 25 kW in grado di catturare l’energia del sole e del vento attraverso uno specifico impianto ibrido. Si tratta del primo passo e del primo dei dieci impianti inclusi nel progetto, che porterà alla realizzazione di architetture rinnovabili per un totale di 2,69 MW.
Si tratta di un passo importante per l’economia e la società indiana, un programma pilota che potrebbe diventare un vero piano energetico nazionale se si rivelasse vincente.
L’India ci crede, a tal punto che è stato presentato un secondo programma per l’installazione di impianto fotovoltaici da tetto, con la prospettiva di aggiungere 40 GW di nuova potenza entro 6 anni.
Nel complesso, è il concetto stesso di micro-generazione distribuita a essere sostenuto, un principio che consentirebbe a ciascuno di catturare l’energia del sole e del vento e di consumare “in proprio” tutto ciò che è stato raccolto nel corso della giornata.