Tra le varie tecnologie del settore fotovoltaico, quella legata ai microinverter è particolarmente interessante. In sintesi si tratta di utilizzare in un impianto fotovoltaico numerosi piccoli inverter, uno per pannello, al posto di un unico inverter centrale. L'idea non è recentissima e si trovano tracce di questo tipo di tecnologia già da diverso tempo, con i primi prodotti presenti già dagli anni '90.
Tra le varie tecnologie del settore fotovoltaico, quella legata ai microinverter è particolarmente interessante. In sintesi si tratta di utilizzare in un impianto fotovoltaico numerosi piccoli inverter, uno per pannello, al posto di un unico inverter centrale. L'idea non è recentissima e si trovano tracce di questo tipo di tecnologia già da diverso tempo, con i primi prodotti presenti già dagli anni '90.
Le prospettive però sono interessanti e i microinverter e gli ottimizzatori , noti nell'insieme anche come MLPM (Module Level Power Management) sono soluzioni che, secondo le stime della società di ricerche iSuppli, stanno penetrando rapidamente il mercato. Le stime infatti per questo mercato sono di oltre un miliardo di dollari entro il 2014 con una potenza complessiva di 6 GW. Le previsioni dicono anche a fronte di un elevato prezzo iniziale, ci si può aspettare una discesa piuttosto veloce di questo elemento rispetto a quello dei tradizionali inverter centrali e di stringa. Il ricorso ai microinverter ha ovviamente dei pro e dei contro, proviamo a vedere quali sono.