L’Università di Costanza intraprende con successo un’azione legale contro le violazioni di brevetto nel campo della produzione di celle solari e vince la causa iniziale.
L’Università di Costanza ha raggiunto un accordo con un’azienda tedesca produttrice di attrezzature per la protezione dei diritti di brevetto relativi ai loro brevetti sulla rigenerazione LID delle celle solari. Con il supporto di TLB GmbH di Karlsruhe, Germania, è stato raggiunto un accordo reciprocamente vantaggioso.
Le basi sono state gettate da una causa vinta per violazione di brevetto. Come agenzia di sfruttamento dei brevetti, TLB continuerà a rafforzare l’applicazione dei diritti di proprietà dell’Università di Costanza e a intraprendere azioni legali contro ulteriori violazioni. I diritti di proprietà intellettuale di base per la rigenerazione LID dell’Università di Costanza sono già stati concessi da anni nelle più importanti nazioni e regioni industriali come gli USA, l’Europa e la Cina.
Dr.-Ing. Hubert Siller, amministratore delegato di TLB GmbH
Il metodo protetto è stato e viene utilizzato per il trattamento di tutte le celle solari monocristalline PERC drogate al boro. Pertanto, si tratta di un mercato da un miliardo di dollari in termini globali.
Il metodo
Si tratta di un metodo che supporta l’aumento dell’efficienza delle celle solari monocristalline, che sono principalmente prodotte sulla base della tecnica Czochralski (Cz). In condizioni operative, tuttavia, le celle solari CZ drogate al boro soffrono della cosiddetta degradazione indotta dalla luce (LID), a causa della quale l’efficienza di una cella solare in silicio CZ si riduce notevolmente dopo solo un breve periodo di esposizione alla radiazione solare. A seconda del materiale e del processo di produzione, questo può portare a una perdita di efficienza di oltre l’uno per cento assoluto.
Gli scienziati del dipartimento fotovoltaico dell’Università di Costanza hanno introdotto già nel 2006 un metodo per neutralizzare questo tipo di degradazione. Il processo sviluppato e ottimizzato per anni da Axel Herguth, Svenja Wilking e dal professor Giso Hahn può essere facilmente integrato nel processo di produzione. Gli scienziati hanno sfruttato il fatto che le celle solari degradate possono essere rigenerate esponendole a un’energia luminosa superiore a 100 gradi Celsius. In alternativa, la rigenerazione può essere ottenuta anche utilizzando la corrente elettrica al posto dell’illuminazione.
Il potenziale economico della rigenerazione è enorme: se la perdita di efficienza causata dal degrado dell’uno per cento assoluto viene quasi completamente compensata, si ottiene un’efficienza aggiuntiva di circa il 5%. Con una linea di produzione da 1 GWp, si parla di oltre dieci milioni di euro all’anno. Un altro grande vantaggio è la conservazione delle risorse che può essere realizzata con la rigenerazione. Un livello di efficienza più alto significa che si consumano meno materie prime ed energia, il che a sua volta porta a una produzione più ecologica. Gli operatori degli impianti solari beneficiano così di rendimenti più alti e i consumatori finali di costi energetici più bassi.