I ricercatori dell’Università di Kobe sono al lavoro per sviluppare una nuova piattaforma fotovoltaica capace di raggiungere parametri di efficienza del 50%.

I ricercatori dell’istituto giapponese National Institute for Materials Science (NIMS) stanno sviluppando celle solari organiche semitrasparenti ad alta efficienza.

Presso i laboratori del Fraunhofer ISE è stata messa a punto una speciale cella fotovoltaica multigiunzione al silicio, capace di superare un’efficienza di conversione del 30%.

Al Virginia Tech, USA, si studia il fotovoltaico flessibile ad alta efficienza, i ricercatori hanno messo a punto una struttura capace di catturare la luce solare e quella proveniente da altre fonti.

Da anni, la più avanzata frontiera del fotovoltaico è quella degli impianti galleggianti, per valutare l’impatto ambientale e all’ecosistema è in fase di sviluppo una piattaforma a Singapore.

La startup americana Sunflare ha recentemente presentato un innovativo progetto fotovoltaico basato su tecnologia CIGS, una speciale pellicola facile da applicare su ogni superficie.

Presso la Michigan State University è in fase di sviluppo un dispositivo di tipo “concentratore solare luminescente trasparente”, che potrebbe incrementare notevolmente l’efficienza degli edifici.

L’Innovation Park del Politecnico di Losanna ha messo a punto un modulo fotovoltaico capace di raggiungere un’efficienza del 36,4%, grazie a un sistema a concentrazione compatto.

Presso la University of Illinois di Chicago è in fase di sviluppo l’innovativa piattaforma che consente di trasformare l’anidride carbonica in combustile, grazie a particolari celle solari “fotosintetiche”.

I ricercatori dell’Oak Ridge National Laboratory, sovvenzionati attraverso il programma governativo USA SunShot Initiative, hanno sviluppato celle solari al tellururo di cadmio ad alta efficienza.

I ricercatori dell’Università di Corea e dell’Università di Illinois a Chicago hanno sviluppato un materiale elettroconduttivo che potrebbe migliorare le performance dei thin film.

L’innovativa piattaforma sperimentale messa a punto dagli ingegneri dell’Università del South Wales, in Australia, adotta celle di piccole dimensioni e un prisma catalizzatore.

Al MIT di Boston si lavora per incrementare la qualità delle celle fotovoltaiche e per avvicinarsi al massimo teorico di efficienza del 33,7%. sancito dal limite di Shockley-Queisser.

L’Istituto per le energie rinnovabili dell’Eurac ha elaborato nuovi prototipi di pannelli fotovoltaici, unità studiate per fondersi con facilità con i design e i dispositivi più moderni.

Nei laboratori dell’Università del New South Wales, in Australia, si lavora a pieno ritmo per sviluppare la nuova architettura fotovoltaica CZTS, solfuro di zinco rame stagnato.

I ricercatori della Kyung Hee University di Seoul realizzano una piattaforma che coniuga fotovoltaico e batterie di smartphone usate, un esempio di sostenibilità e riciclo.

Gli studiosi dell’Università di Linköping, Svezia, in collaborazione con l’Accademia cinese della scienza, CAS, hanno sviluppato una piattaforma fotovoltaica polimerica senza fullereni.

I laboratori del Politecnico di Hong Kong PolyU hanno messo a punto una cella solare in tandem perovskite-silicio in grado di raggiungere un’efficienza di conversione del 25,5%.

La collaborazione tra il team dei Graphene Labs dell’IIT e l’Università di Tor Vergata ha reso possibile lo sviluppo del primo pannello fotovoltaico al grafene di grandi dimensioni.

L’EURAC collabora attivamente con un gruppo di ricerca internazionale e raduna i propri esperti a Bolzano per rendere più sicuro e affidabile il fotovoltaico di domani.