Secondo ITALIA SOLARE, la nuova presidenza di Elettricità Futura deve puntare sulle rinnovabili per favorire un’industria italiana che sia più competitiva.

Il GSE pubblica sul proprio portale Web i tassi percentuali relativi alla rimodulazione degli incentivi per il fotovoltaico, facendo seguito a quanto deciso dal MiSE con il decreto attuativo “Incentivi energia elettrica impianti fotovoltaici superiori a 200 kW”.

Il Ministero dello Svilluppo Economico ha firmato i provvedimenti di attuazione che riguardano la rimodulazione degli incentivi alle rinnovabili elettriche. Si tratta di un’azione attesa da tempo e invocata a gran voce dalle associazioni, che già si erano espresse negativamente sui notevoli ritardi riguardanti la firma.

Era atteso entro il 1° ottobre 2014, ma ad oggi non si ha ancora notizia del decreto attuativo che avrebbe dovuto disciplinare le percentuali di rimodulazione dell’incentivo, previste dall’”opzione b”, una delle tre contenute nella contestata norma “Spalma Incentivi”.

In questi giorni assoRinnovabili sta orchestrando le azioni collettive dei produttori e proprietari di impianti fotovoltaici che hanno subito danni a causa del cosiddetto decreto “spalma-incentivi”.

Il progetto Scalenano ha come obiettivo l’incremento dell’efficienza e della competitività dei paesi europei nello sviluppo e realizzazione delle tecnologie a film sottile. A questo progetto, avviato nel 2012 e destinato a terminare nel 2015, partecipa anche il Dipartimento di Nanochimica dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

L’Epia, European Photovoltaic Industry Association, è la più ampia associazione di industrie che operano nel settore fotovoltaico e conta più di 240 membri. Secondo l’istituto, i recenti sviluppi del mercato fotovoltaico, dai notevoli risultati conseguiti nel campo della ricerca al considerevole abbassamento dei costi, permetteranno al mercato FV di diventare competitivo dal 2020.