L’impianto fotovoltaico SolarLAB2 è caratterizzato da una potenza di 2,5 MW ed è in esercizio dal Dicembre 2010, presso la sede Baraclit di Bibbiena, in provincia di Arezzo. Si tratta di un centro specificamente pensato per lo studio e la ricerca nel campo delle energie rinnovabili, espressamente concepito per provare sul campo le differenti tecnologie oggi disponibili, dalle più tradizionali a quelle appena presentate. Questa struttura è realizzata a partire da una superficie lorda di 31.700 mq, le coperture in cemento precompresso, sia piane, curvilinee che shed, incorporano ben sette tipi differenti di tecnologie per la conversione fotovoltaica.
L’impianto fotovoltaico SolarLAB2 è caratterizzato da una potenza di 2,5 MW ed è in esercizio dal Dicembre 2010, presso la sede Baraclit di Bibbiena, in provincia di Arezzo.
Si tratta di un centro specificamente pensato per lo studio e la ricerca nel campo delle energie rinnovabili, espressamente concepito per provare sul campo le differenti tecnologie oggi disponibili, dalle più tradizionali a quelle appena presentate. Questa struttura è realizzata a partire da una superficie lorda di 31.700 mq, le coperture in cemento precompresso, sia piane, curvilinee che shed, incorporano ben sette tipi differenti di tecnologie per la conversione fotovoltaica.
I prodotti impiegati sono fondamentalmente suddivisi in due categorie: thin film e silicio cristallino. Il primo gruppo comprende pannelli con tecnologia CdTe (First Solar FS-275), oltre a prodotti Solibro (SL1-75) con semiconduttori in rame, indio, gallio e selenio (CIGS).
Le strutture che impiegano tecnologia a silicio cristallino prevedono l’adozione di versioni mono e policristallino Canadian Solar (CS6P 225W / 235W) e SunPower (mono SPR-225W).
Tra i pannelli impiegati, anche moduli solari Pramac amorfi (APH-80) e microamorfi (MCPH-115), con doppia giunzione in film sottile e silicio microcristallino di ultima generazione.
Come anticipato, questa struttura Baraclit è stata realizzata per fini di test, per monitorare il comportamento e le prestazioni dell’impianto, direttamente su una struttura propria. Questa prova è da inquadrarsi nella volontà dell’azienda di proporre soluzioni chiavi in mano di tipo copertura + fotovoltaico.
Dall’esame dei dati raccolti in due mesi di attività, il produttore può stimare un comportamento generale delle differenti tecnologie, in funzione dello scenario previsto. Il silicio cristallino rappresenta la tecnologia capostipite nel panorama del fotovoltaico, sviluppato negli anni ’70 e oggi molto diffuso. I singoli moduli hanno un livello di efficienza dal 14% al 18% e garantiscono una massimizzazione della potenza installabile per singola unità.