Febbraio 16, 2011

Cristiano Sala

Baraclit SolarLAB2, tecnologie fotovoltaiche per il futuro

I pannelli SunPower consentono di sviluppare 1 kWp di potenza ogni 5,5 mq di superficie captante e sono ideali in casi limite, dove lo spazio a disposizione è poco. Entrambe le tipologie (mono e policristallino) risultano adeguate per l’applicazione in edifici orientati a sud e con la falda rispetto al piano orizzontale inclinata tra i 15° e i 30°.

La selezione di modelli a film sottile è invece di recente introduzione sul mercato e si  caratterizza per una maggiore sensibilità all’intero spettro solare e un rendimento superiore in situazioni di luce diffusa o indiretta (cielo nuvoloso, nebbia e ombreggiamenti). Si è inoltre osservato un minor decadimento quando si lavora alle alte temperature. Nonostante questo, questa tipologia di pannelli possiede una ridotta densità energetica. Per raggiungere livelli produttivi interessanti occorre effettuare installazioni molto ampie. I modelli a film sottile sono tuttavia più facili da integrare a livello estetico, per via della superficie omogenea e priva di cornice. Proprio per questo risultano ideali per applicazioni BIPV (Building Integrated PhotoVoltaics), per esempio per l’impiego in facciate o coperture piane di palazzi.

L’impianto Baraclit SolarLAB2 incorpora tre differenti tipi di sistemi per la conversione della corrente (continua/alternata). Sono disponibili moduli distribuiti a tetto (SMA SMC 5 – 7 kW), centralizzati di grandi dimensioni (Astrid Copernico 350 kW), oppure centralizzati modulari con estensioni da 50 kW l’uno (Power One Aurora). Le due tipologie, distribuita o centralizzata offrono vantaggi peculiari, in base al tipo di installazione da effettuare. Gli apparecchi distribuiti in copertura consentono di ottimizzare gli spazi, mentre i dispositivi centralizzati assicurano una maggiore efficienza funzionale e minori interventi di manutenzione in caso di guasto.

L’esperienza SolarLAB2, frutto del lavoro congiunto della divisione Baraclit b.POWER e Energy Resources, permetterà di studiare e promuovere concretamente il processo di creazione di strutture a impatto zero.

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