Proprio il bonus relativo all'uso di almeno il 60% dei componenti di produzione europea, previsto all'Art 14 comma D, rischia di provocare però diversi problemi con i produttori al di fuori dell'Unione Europea. Su questo versante la competizione è molto serrata visto che per realizzare alcuni componenti, come i moduli fotovoltaici, serve un ampio uso di manodopera che solitamente in Asia ha dei costi molto più bassi rispetto all'Europa. Il sito taiwanese Digitimes ha recentemente riportato una notizia in base alla quale alcuni produttori cinesi sembra che stiano cercando di contestare la nuova normativa accusandola di mettere in atto pratiche commerciali sleali.
Del resto quanto sia sensibile il mercato internazionale agli sviluppi del fotovoltaico in Italia è diventato evidente quando è stata recentemente intentata un'azione legale contro l'Italia da un gruppo di aziende per le attese del nuovo Conto Energia e il ridimensionamento degli incentivi prospettano nelle varie bozze.