A Singapore si sperimenta la possibilità di costruire impianti fotovoltaici galleggianti, sfruttando i bacini idrici. Il primo sistema di questo tipo verrà installato nelle acque del bacino occidentale di Tengeh.
A Singapore si sperimenta la possibilità di costruire impianti fotovoltaici galleggianti, sfruttando i bacini idrici. Il primo sistema di questo tipo verrà installato nelle acque del bacino occidentale di Tengeh.
Questa scelta si è resa necessaria per superare i vincoli imposti dal territorio che, in questa zona del mondo, è densamente abitato e non consente installazioni di campi fotovoltaici a terra.
Questo progetto, che prende il nome di Reservoir Tengeh, avrà un potenza di 2 MW e dovrebbe essere pronto entro il 2013. L’energia prodotta potrà soddisfare le esigenze di circa 450 monolocali.
L’iniziativa, che richiederà un investimento di circa 8,6 milioni di dollari, vede la partecipazione di capitali pubblici e privati, in una collaborazione tra agenzie governative e aziende specializzate. Pur trattandosi di una sperimentazione, questo impianto costituisce l’apripista per lo sviluppo dei sistemi fotovoltaici su grande scala. Uno studio del Solar Energy Research Institute di Singapore afferma che la città potrà raggiungere la grid parity entro il 2015.
Non solo, la realizzazione del Reservoir Tengeh permetterà di studiare fenomeni particolari, come per esempio la riduzione dell’evaporazione, l’effetto del raffreddamento idrico sui pannelli e la possibile crescita dei alghe.