Il decreto sulle liberalizzazioni del Governo presieduto da Mario Monti riguardo alle norme sul fotovoltaico su terreni agricoli e alcune norme che prevedono la retroattività ha scatenato le associazioni di categoria ANIE/GIFI, APER, ASSOSOLARE e ASSO ENERGIE FUTURE che esprimono grande disappunto su quanto emanato. Con la modifica dell’articolo 65 sono stati tagliati gli incentivi agli impianti fotovoltaici su terreni agricoli autorizzando quelli su serre anche di vaste dimensioni.
Il decreto sulle liberalizzazioni del Governo presieduto da Mario Monti riguardo alle norme sul fotovoltaico su terreni agricoli e alcune norme che prevedono la retroattività ha scatenato le associazioni di categoria ANIE/GIFI, APER, ASSOSOLARE e ASSO ENERGIE FUTURE che esprimono grande disappunto su quanto emanato. Con la modifica dell’articolo 65 sono stati tagliati gli incentivi agli impianti fotovoltaici su terreni agricoli autorizzando quelli su serre anche di vaste dimensioni.
Le associazioni di categoria sottolineano: “Il testo pubblicato in Gazzetta ufficiale introduce, incredibilmente, disposizioni retroattive che ledono gravemente i diritti dei produttori fotovoltaici che in buona fede hanno iniziato a realizzare nuovi impianti secondo la normativa vigente, da soli 10 mesi (D.Lgs. 28/11). L’articolo 65, nella sua versione di stamattina, infatti, stralcia parte dell’articolo 10 del DLgs 3 marzo 2011 n.28 che concedeva un anno di tempo ai produttori per mettere in esercizio gli impianti fotovoltaici a terra in area agricola, il cui iter autorizzativo fosse già avviato. L’abrogazione di questa norma transitoria getta nel panico i produttori i quali, avendo già sostenuto tutti i costi per la realizzazione degli impianti, a meno di due mesi dalla scadenza dell’anno di tempo concesso dal DLgs 3 marzo 2011 n.28, non sanno ora se mai potranno ricevere un incentivo per gli impianti prossimi a entrare in esercizio. Le Associazioni di categoria ribadiscono con forza la necessità che si evitino interventi normativi estemporanei e retroattivi che minano la stabilità del sistema e ledono la fiducia degli investitori e chiedono che finisca, in maniera definitiva, la fase in cui si decide senza ascoltare la voce delle forze sociali ed economiche che operano in concreto. ANIE/GIFI, APER, ASSOSOLARE e ASSO ENERGIE FUTURE unitamente chiedono con forza il rapido e autorevole intervento del Parlamento, affinché in sede di conversione del Decreto venga stralciata definitivamente la nuova norma antifotovoltaico”. La necessità di definire una normativa valida su tutto il territorio nazionale e la difesa del suolo agricolo oltre al controllo delle speculazioni si scontrano con le necessità dei produttori che chiedono di essere supportati dal Governo.