Gli 'Stati Generali delle Associazioni delle Rinnovabili e dell'Efficienza energetica' si stanno muovendo con forza nel chiedere al Governo di dichiarare subito e apertamente che gli attuali schemi incentivanti vengono mantenuti per il fotovoltaico almeno fino al 1° ottobre e per le altre fonti rinnovabili per un periodo pari al ritardo accumulato.
Gli 'Stati Generali delle Associazioni delle Rinnovabili e dell'Efficienza energetica' si stanno muovendo con forza nel chiedere al Governo di dichiarare subito e apertamente che gli attuali schemi incentivanti vengono mantenuti per il fotovoltaico almeno fino al 1° ottobre e per le altre fonti rinnovabili per un periodo pari al ritardo accumulato.
Le richieste, inoltre, prevedono che siano uniformate le soglie per le aste per le diverse tecnologie e che vengano condivisa con le Associazioni di categoria la bozza del decreto su rinnovabili termiche ed efficienza energetica.
Numerose Associazioni hanno pubblicato il 4 giugno un comunicato congiunto in cui si legge:"Di slittamento in slittamento i decreti sulle rinnovabili non escono mai. Né quelli sulle rinnovabili elettriche né quelli sulle termiche, che dovevano essere firmati entro lo scorso anno tra luglio e settembre. Inoltre, siamo ancora in attesa delle specifiche tecniche sul biometano su cui l'Autorità ha appena avviato consultazione con un anno di ritardo.
È stato annunciato invece il Quinto conto energia sul fotovoltaico con l'effetto di creare incertezza in tutto il comparto, non solo per i suoi contenuti, ma anche per l'indeterminatezza dell'entrata in vigore.
Pertanto, gli Stati Generali delle Associazioni delle Rinnovabili e dell'Efficienza energetica' chiedono al Governo
di dichiarare subito che l'attuale schema incentivante non verrà modificato ALMENO fino al 1° ottobre, come ormai da più parti segnalato;
che vengano innalzate le soglie delle aste, uniformandole per tutte le tecnologie, e che vengano superati i registri con l'introduzione di meccanismi automatici e progressivi di adeguamento delle tariffe al crescere dell'installato;
che ci sia una proroga degli attuali meccanismi di incentivazione per tutti gli impianti realizzati nei territori dei Comuni emiliani colpiti dal terremoto ai quali viene riconosciuto lo stato di calamità naturale;
che, visto l'estremo ritardo del Governo, slitti l'applicazione del decreto sulle rinnovabili elettriche di un periodo uguale al ritardo accumulato;
che siano condivise con le Associazioni di categoria le bozze dei decreti sulle rinnovabili elettriche, termiche e l'efficienza energetica.
Chiediamo, infine, che venga resa pubblica la Strategia Energetica Nazionale per valutare quale evoluzione si immagina per il nostro sistema energetico e la sua coerenza con gli scenari europei."