Sta suscitando molto fermento la notizia pubblicata su diversi organi di informazione relativa alla lettera della Commissione europea che ha inviato all'Italia, sostanzialmente critica nei confronti della nuova normativa che sta per essere introdotta e che modifica il sistema degli incentivi per le energie rinnovabili.
Sta suscitando molto fermento la notizia pubblicata su diversi organi di informazione relativa alla lettera della Commissione europea che ha inviato all'Italia, sostanzialmente critica nei confronti della nuova normativa che sta per essere introdotta e che modifica il sistema degli incentivi per le energie rinnovabili.
Nella lettera, riportano le agenzie, è presente l'auspicio che si possano semplificare le procedure amministrative dato che si ritiene che l'introduzione del meccanismo dei registri per i nuovi progetti che coinvolgono le energie rinnovabili possano aumentare gli oneri burocratici per gli operatori, e anche ridurre la sicurezza degli investitori sulla possibilità di qualificare i progetti per avere il sostegno finanziario.
Uno dei timori principali, infatti è che l'introduzione del registro per impianti con una capacità superiore ai 12 kW per il fotovoltaico e ai 50 kW per altri progetti di tecnologie di produzione di elettricità rinnovabile possa diventare un deterrente in grado di paralizzare il segmento di mercato dei piccoli impianti, segmento che, invece, la riforma vorrebbe favorire.