Luglio 5, 2013

Cinzia Jannelli

Dal MIT celle solari più sottili

Molti sforzi sono concentrati per rendere maggiormente efficienti le celle solari per ottenere la migliore conversione dell’energia o per ridurre i costi di fabbricazione. I ricercatori del MIT stanno avviando nuove prospettive per la produzione di pannelli solari sempre più sottili e leggeri.

Molti sforzi sono concentrati per rendere maggiormente efficienti le celle solari per ottenere la migliore conversione dell’energia o per ridurre i costi di fabbricazione. I ricercatori del MIT stanno avviando nuove prospettive per la produzione di pannelli solari sempre più sottili e leggeri.

Gli studiosi del Massachusetts Institute of Technology si sono concentrati sul potenziale di materiali bidimensionali come il grafene o disolfuro di molibdeno che potrebbero essere utilizzati per applicazioni solari.
Jeffrey Grossman, Professore Associato di Ingegneria Potenza al MIT, sostiene le potenzialità del nuovo materiale per una maggiore efficienza e potenza della conversione solare in energia. Secondo Grossman utilizzando la sovrapposizione di due diversi strati bidimensionali di grafene si potrebbero realizzare celle solari che attualmente non raggiungono ancora l’efficienza di quelle tradizionali ma ne hanno a tutti gli effetti le potenzialità.
Le nuove celle per la struttura che ha minor peso e dimensione potrebbero essere utilizzate per applicazioni in cui il peso è un fattore cruciale come ad esempio in veicoli spaziali, aeronautica o per l’uso in aree remote del mondo in via di sviluppo, dove i costi di trasporto sono significativi.
La ridotte dimensioni potrebbero essere vantaggiose sia per il trasporto sia per l’installazione richiedendo strutture più leggere si potrebbero ridurre anche i costi.
Inoltre, il materiale stesso è molto meno costoso rispetto al silicio altamente purificato usato per le celle solari standard, e poiché i fogli sono così sottili, essi richiedono solo quantità minuscole delle materie prime.

“Un ulteriore vantaggio di tali materiali è la loro stabilità a lungo termine, anche in aria aperta; altri materiali di celle solari devono essere protetti sotto strati pesanti e costosi di vetro. È un materiale molto robusto.” ha affermato Grossman

“Il lavoro del team del MIT finora per dimostrare il potenziale dei materiali bidimensionali è solo all’inizio”, ha affermato Grossman. “La mia speranza è che questo lavoro possa porre le basi di un nuovo modo di utilizzare questo materiale innovativo.”

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