“Se da un lato l’attuale sistema incentivante e il livello tecnologico raggiunto dalle soluzioni rendono ancora allettante il mondo delle rinnovabili, sia per gli operatori del settore sia per le famiglie e gli investitori – commenta Roberto Brovazzo -, d’altra parte la continua situazione di provvisorietà degli incentivi non sembra adeguata a stimolare tutti gli interventi di ottimizzazione energetica degli edifici, soprattutto quelli di una certa dimensione e complessità che richiedono un arco temporale ampio nella definizione e nella progettazione dei lavori. Per questo auspico che le misure di sostegno siano rese strutturali, così da rappresentare un aiuto concreto e stabile all’adeguamento energetico del nostro patrimonio immobiliare e recependo in modo pieno le norme europee (Direttive 2009/28/CE e n. 28 del 2009 e 2010/31/UE) sugli obiettivi di promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili e di consumo quasi zero degli edifici”.
Luglio 21, 2013
Fine V Conto Energia: chiusura di un’epoca o apertura di nuove opportunità?
Tag
Related Posts