Quando si desidera massimizzare la resa energetica di un inverter fotovoltaico, l’efficienza dei circuiti è un dato fondamentale, ma non è l’unico da considerare. È molto importante, infatti, anche la precisione statica e dinamica con cui l’inverter è in grado di trovare e seguire il punto di massima potenza dei moduli fotovoltaici a cui viene collegato. Regolando la corrente dai pannelli secondo determinati algoritmi, è possibile infatti portarsi sul “ginocchio” delle curve caratteristiche tensione/corrente dei moduli fotovoltaici, dove il prodotto tensione per corrente, ovvero la potenza prelevata dai pannelli, è massima. Il problema è che questo punto ideale si sposta continuamente a seconda dell’irraggiamento disponibile in ogni determinato momento, della temperatura dei moduli, e di altre condizioni di funzionamento. Si rende quindi necessario un algoritmo di inseguimento del punto di massima potenza e un circuito che lo implementi, detto Maximum Power Point Tracker (MPPT). Più l’algoritmo è preciso e il circuito rapido a raggiungere le condizioni ottimali, e maggiore sarà l’energia raccolta nel corso della giornata.
SolarMax serie P impiega l’algoritmo “Improved Perturb & Observe” che consente di riposizionare il punto di funzionamento ogni 500 ms, e raggiunge la precisione statica del 99.9% e la precisione dinamica del 99.7% in accordo ai test secondo le norme EN 50530. La quasi assoluta precisione anche in condizioni dinamiche garantisce di raccogliere tutta l’energia effettivamente disponibile sui moduli fotovoltaici anche in condizioni di tempo perturbato o velocemente variabile.
Un altro fattore da considerare per raggiungere la massima resa dell’impianto è rappresentato dai possibili fenomeni di ombreggiamento parziale (comignoli, alberi, ecc.), e dalla necessità che si presenta talvolta di utilizzare superfici con diverso orientamento. Queste variazioni rendono il campo fotovoltaico disomogeneo, e perciò abbassano la resa dei moduli. Per ovviare a questo problema può essere conveniente suddividere il campo fotovoltaico in due stringhe il più possibile omogenee, ognuna controllata da un diverso circuito MPPT. La serie P offre a questo scopo il doppio canale MPPT nei modelli con potenza di uscita maggiore di 3kW (impianti di potenza inferiore vengono realizzati ormai con una stringa unica di moduli, rendendo inutile il concetto di MPPT multiplo).
Altrettanto importante della capacità di raccogliere energia, è l’affidabilità dell’inverter. SolarMax serie P è la linea di prodotti che sostituisce e migliora ulteriormente la serie S, installata in quasi 200.000 esemplari in tutto il mondo dal 2008 con un tasso di guasto annuo effettivo dal campo inferiore all’1%, che si traduce in un tempo medio statistico tra i guasti di oltre 100 anni. Ciò significa che nel corso della vita dell’impianto, convenzionalmente stabilita in 20 anni, l’inverter avrà solo il 20% di probabilità di guastarsi, un risultato cinque volte migliore dell’opinione ancora oggi prevalente nel mercato, secondo la quale è inevitabile che l’inverter debba essere sostituito almeno una volta nel corso della vita dell’impianto.