Il progetto di rinnovamento della stazione di Blackfriars è giunto al termine e, dopo cinque anni, la città di Londra mostra ai propri cittadini il primo ponte solare metropolitano. Si tratta di una struttura che si sviluppa sul fiume Tamigi e che comprende una copertura da 6.000 mq, dotata di 4.400 pannelli fotovoltaici.
Il progetto di rinnovamento della stazione di Blackfriars è giunto al termine e, dopo cinque anni, la città di Londra mostra ai propri cittadini il primo ponte solare metropolitano. Si tratta di una struttura che si sviluppa sul fiume Tamigi e che comprende una copertura da 6.000 mq, dotata di 4.400 pannelli fotovoltaici.
Il ponte è stato aggiornato per catturare le radiazioni luminose, generando energia. Ad oggi, grazie al rimodernamento strutturale effettuato, la stazione vanta un nuovo ingresso sud e quattro nuove porte di accesso, oltre alla capacità di ospitare treni più lunghi.
Tale piattaforma solare, costruita da Solarcenturye la Network Rail, consentirà alla stazione di usufruire di energia pulita e di soddisfare circa la metà dei propri fabbisogni giornalieri. Nel complesso, il nuovo impianto della stazione di Blackfriars permetterà di evitare l’immissione nell’atmosfera di circa 511 tonnellate di CO2, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria.
David Statham, amministratore delegato di First Capital Connect, ente gestore della stazione di Blackfriars: “I treni elettrici sono già la forma più verde di trasporto pubblico, ma questo tetto offre ai nostri passeggeri un viaggio ancora più sostenibile.”
Frans van den Heuvel, amministratore delegato di Solarcentury, commenta: “Il tetto solare ha anche trasformato la nostra stazione in un punto di riferimento iconico visibile per chilometri lungo il Tamigi”. La piattaforma solare offre almeno due vantaggi: “In primo luogo può essere integrata nell’architettura, creando una splendida struttura. In secondo luogo il fotovoltaico può essere integrato nel più complesso dei progetti di ingegneria – sopra un cantiere, su un binario o come in questo caso su un fiume”.