I ricercatori di Trina Solar e gli esperti dell’Australian National University hanno sviluppato una nuova cella solare ad alta efficienza, un progetto che rientra nell’ambito di un contratto di collaborazione con il Solar Energy Research Institute di Singapore.
I ricercatori di Trina Solar e gli esperti dell’Australian National University hanno sviluppato una nuova cella solare ad alta efficienza, un progetto che rientra nell’ambito di un contratto di collaborazione con il Solar Energy Research Institute di Singapore.
Si tratta di prototipi “IBC”, o Interdigitated Back Contact, ottenuti dopo due anni di ricerca, ai quali seguiranno versioni commerciali di celle solari IBC, nonché moduli fotovoltaici IBC. La versione commerciale della cella IBC (125×125 mm) ha già raggiunto un grado di efficienza superiore al 22%, e il modulo fotovoltaico IBC (di 72 celle) ha raggiunto i 238 W.
I risultati sono stati confermati tramite test condotti in modo indipendente dal Centro Nazionale Cinese di Vigilanza e Controllo sulla Qualità dei Prodotti del Solare Fotovoltaico. I valori registrati sono stati inoltre validati dal Fraunhofer CalLab in Germania, che ha confermato come la cella in versione pre-serie sia in grado di fornire un’efficienza del 24,4%.
“Siamo lieti di collaborare con gli scienziati dell’Australian National University in questo nuovo ed entusiasmante progetto di sviluppo delle nostre tecnologie per le celle solari”, ha detto il dottor Pierre Verlinden, Vice-President e Chief Scientist di Trina Solar. “Il risultato di una efficienza del 24,4% delle celle IBC è una pietra miliare nella ricerca sulle celle solari ed è una concreta dimostrazione del nostro impegno per l’innovazione nella tecnologia fotovoltaica. Confermiamo anche con i fatti il nostro impegno in partenariati efficaci con i migliori centri di ricerca sul fotovoltaico, che sono fondamentali per fornire innovazioni nel campo della Ricerca & Sviluppo”.
“Ad oggi questa è la più alta efficienza confermata in modo indipendente per una cella solare IBC convenzionale”, ha detto il professor Andrew Blakers, direttore del Centro per i Sistemi Energetici Sostenibili presso la Research School of Engineering dell’Australian National University. “I risultati indicano che la tecnologia delle celle testata in laboratorio può ora essere ulteriormente sviluppata per produrre celle solari commerciali. Questo dovrebbe portare a produrre celle solari commerciali di maggiore efficienza, il che consentirà di ottenere una maggiore potenza generata da una determinata area di un modulo solare montato su tetto.”
Il professor Blakers ha anche aggiunto: “L’Australian National University ha lavorato per sviluppare celle fotovoltaiche in silicio con tecnologia back-contact altamente efficienti con contatti metallici sia positivi che negativi sulla superficie posteriore. Ciò consente che la superficie esposta al sole sia uniformemente nera, senza gli elettrodi metallici presenti su molte celle solari, e che l’utente finale ottenga più energia per unità di superficie e disponga di modulo più eleganti.”