Con l’interrogazione di una settimana fa, assoRinnovabili ha sottoposto all’attenzione dei principali partiti politici italiani in corsa alle prossime elezioni europee le cinque proposte sulle sfide che il settore delle energie rinnovabili si troverà ad affrontare nei prossimi mesi in ambito europeo.
Con l’interrogazione di una settimana fa, assoRinnovabili ha sottoposto all’attenzione dei principali partiti politici italiani in corsa alle prossime elezioni europee le cinque proposte sulle sfide che il settore delle energie rinnovabili si troverà ad affrontare nei prossimi mesi in ambito europeo.
Tra i temi trattati, gli obiettivi EU al 2030, il mercato elettrico europeo, la fiscalità ambientale, la contrarietà a interventi retroattivi sui meccanismi di incentivazione e generazione distribuita.
Ad oggi, l‘associazione pubblica sul proprio sito l’elenco di chi ha aderito all’iniziativa, di chi ha risposto per alle interrogazioni ed evidenzia i trend dei favorevoli e dei contrari. Attualmente solo i Verdi Europei, il PD e la lista Io Cambio hanno sottoscritto integralmente il documento presentato nei tempi assegnati. Mancano all’appello le altre forze politiche e, proprio per questo, assoRinnovabili ha avviato il “ritardometro”, un timer che scandisce il ritardo, un segno che sottolinea e, in qualche modo “misura”, quanto la politica del nostro Paese sia poco attenta alle rinnovabili.