Luglio 28, 2014

Cristiano Sala

Stanford University, celle solari con raffreddamento passivo

I ricercatori della Stanford University, in California, hanno messo a punto un nuovo prototipo di celle fotovoltaiche, un dispositivo capace di lavorare a basse temperature, anche in caso di forti radiazioni termiche.

I ricercatori della Stanford University, in California, hanno messo a punto un nuovo prototipo di celle fotovoltaiche, un dispositivo capace di lavorare a basse temperature, anche in caso di forti radiazioni termiche.

Si tratta di una possibile soluzione al problema del surriscaldamento dei pannelli solari nelle calde giornate estive. L’innalzamento della temperatura dei moduli, che possono superare anche i 55°C, comporta infatti una resa energetica inferiore e una durata nel tempo limitata.

Per aggirare il problema, gli esperti hanno sviluppato un particolare strato in vetro di silice, opportunamente lavorato con struttura a forma di cono o piramide. La particolare conformazione della superficie consente di direzionare parte delle emissioni infrarosse, evitando l’accumulo nella struttura fotovoltaica.

A detta dei ricercatori: “Il nuovo approccio può abbassare passivamente la temperatura di esercizio delle celle solari, migliorare l’efficienza di conversione e aumentare significativamente l’aspettativa di vita”.

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