La politica anti-dumping messa in atto dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti rischia di compromettere lo sviluppo di numerosi progetti fotovoltaici.
La politica anti-dumping messa in atto dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti rischia di compromettere lo sviluppo di numerosi progetti fotovoltaici.
A segnalarlo è NPD Solarbuzz, che quantifica in 3 GW di impianti non realizzati il danno dei dazi imposti sui moduli e sui componenti provenienti da Cina e Taiwan.
A causa della forte tassazione imposta (fino al 165%), Stati particolarmente attivi come Nevada, California e Arizona potrebbero dover sospendere la costruzione di impianti e parchi solari previsti per i prossimi mesi.
Come spiegano gli esperti NPD: “I grandi impianti on shore sono particolarmente vulnerabili agli aumenti dei costi e alle potenziali perturbazioni del mercato: inoltre, sono molti coloro che hanno firmato contratti di acquisto per energia a prezzi convenienti, proveniente da questi impianti. Pertanto, qualsiasi aumento dei costi significa rinegoziazione, ritardo o, nella peggiore delle ipotesi, la cessazione della produzione”.