I ricercatori della Ohio State University stanno studiando un dispositivo che incorpora un pannello solare capace di funzionare anche da accumulatore.
I ricercatori della Ohio State University stanno studiando un dispositivo che incorpora un pannello solare capace di funzionare anche da accumulatore.
La “fusione” tra i due componenti, che continuano a operare in modo indipendente, si basa sulle specifiche di una struttura a maglie. In questo caso, gli elettroni messi in movimento dalla radiazione luminosa possono essere trasferiti direttamente verso l’elettrodo della batteria, sfruttando particolari “fessure”.
Il processo impiega differenti reazioni chimiche per avviare questo trasferimento, a partire da uno speciale additivo a base di ioduro, che facilita la migrazione degli elettroni.
Anche se parliamo di una versione sperimentale, a livello di produzione di massa, gli esperti stimano una riduzione dei costi del 25% rispetto alle attuali piattaforma dotate di pannelli e sistemi di accumulo esterni. Non solo, l’efficienza generale, sempre rispetto a una piattaforma a due elementi, sarebbe molto alta. Di fatto l’energia prodotto dalle singole celle si potrebbe trasferire completamente verso gli accumulatori, preservando tutti gli elettroni in transito. Diversamente, allo stato attuale, la migrazione degli elettroni dalla cella alle batterie comporta una perdita media del 20% della carica.