I ricercatori della North Carolina State University stanno sviluppando una nuova piattaforma che potrebbe dare vita a celle solari ad alta efficienza e dai costi contenuti.
I ricercatori della North Carolina State University stanno sviluppando una nuova piattaforma che potrebbe dare vita a celle solari ad alta efficienza e dai costi contenuti.
Gli esperti, adottando polimeri semiconduttori si stanno concentrando sui differenti passaggi di aggregazione a temperatura controllata. La realizzazione di celle organiche basate su specifiche miscele chimiche permetterebbe di assemblare pannelli dal costo competitivo, muniti di specifici strati attivi per catturare le radiazioni solari.
Alla base del progetto, l’impiego di un solvente capace di portare allo stato liquido il polimero e il fullerene, per poter gestire le componenti basilari della cella, il donatore e l’accettatore. La solidificazione successiva consente di creare un materiale che include molecole donatrici con una opportuna disposizione, affiancate dall’accettatore.
L’architettura del materiale include i cosiddetti “grumi solari” ed è definita secondo una scala dimensionale ben precisa, un fattore che determina l’effettiva efficienza della cella. Nel complesso, il film, applicabile anche a supporti spessi, è sensibile alla temperatura, che ne influenza l’aggregazione e la morfologia.
Le attuali celle organiche sperimentali hanno raggiunto un livello di rendimento del 10,8%, con uno scarto del +1% rispetto al precedente record registrato con dispositivi analoghi.