Alla Binghamton University, nello Stato di New York, un team di esperti ha realizzato una serie di prototipi di celle solari biologiche, componenti basati su conglomerati di proteine fotosintetiche.
Alla Binghamton University, nello Stato di New York, un team di esperti ha realizzato una serie di prototipi di celle solari biologiche, componenti basati su conglomerati di proteine fotosintetiche.
Nel processo di ricerca e sviluppo, gli studiosi hanno raggiunto un importante livello di efficienza energetica, superando gli attuali limiti imposti da questo tipo di piattaforma. Le celle sperimentali sono infatti capaci di produrre 1 microwatt per cmq e, anche se può sembrare un valore di poco conto, si tratta di un incremento notevolissimo, rispetto agli standard attuali per celle solari biologiche. Pur trattandosi di parametri ancora notevolmente inferiori rispetto alle tecnologie basate sul silicio, le attuali celle hanno incrementato la propria efficienza di un milione di volte.
Questa piattaforma, che sfrutta i principi del bio-fotovoltaico miniaturizzato, si distingue dalle numerose architetture sperimentali per l’integrazione di un anodo di carbonio immerso in un fluido di batteri a diretto contatto con l’aria. Tale sistema è in grado di trarre energia dagli zuccheri ed è in grado di generare energia anche quando la sorgente luminosa è minima.
Si tratta di un percorso sperimentale che è solo agli inizi, ma getta le basi per uno sviluppo futuro che potrebbe portare, nel breve periodo, all’ottenimento di celle con maggiore efficienza, integrabili negli oggetti di tutti i giorni.