Aprile 17, 2015

Daniele Preda

Solarexpo 2015, il mercato fotovoltaico italiano e le considerazioni dei player

Solarexpo 2015 si è concluso da pochi giorni, la kermesse milanese ha espresso tutto ciò che di buono c’è ancora nel mercato fotovoltaico italiano, ma anche le criticità e le perplessità degli operatori e delle aziende.

Solarexpo 2015 si è concluso da pochi giorni, la kermesse milanese ha espresso tutto ciò che di buono c’è ancora nel mercato fotovoltaico italiano, ma anche le criticità e le perplessità degli operatori e delle aziende.

Il confronto tra le differenti realtà del mercato con le imprese, la Pubblica Amministrazione e gli enti statali ha permesso di mettere a fuoco l’orientamento attuale del comparto, proponendo interessanti momenti di riflessione e analisi.
Nonostante la forte contrazione, rispetto agli anni passati, alla riduzione dei brand principali e delle realtà coinvolte, il mercato fotovoltaico sembra essere pronto per ripartire, non appena si presenteranno le condizioni giuste.
Questa è la percezione che abbiamo avuto passando tra gli stand e dialogando con i principali brand di settore. In molti casi si è notata una forte attenzione per il particolare, la maggior parte degli operatori intervenuti si è infatti dimostrata preparata e informata, alla ricerca di maggiori informazioni e di contatti per lo sviluppo di un possibile business.
Secondo i più attenti, il mercato sta vivendo ora un momento di stasi, secondo altri, invece, a seguito del Conto Energia e del caos normativo, in Italia si stanno sperimentando nuove formule per l’integrazione del fotovoltaico senza incentivi. Come già avevamo individuato lo scorso anno, l’autoconsumo e l’indipendenza elettrica, anche solo parziale, sono diventati i canoni di valutazione per la crescita del comparto, oggi totalmente slegato da logiche incentivanti, eccezion fatta per le detrazioni fiscali possibili ancora per questo anno.
In questo contesto, sempre più “utenti-produttori” si stanno rendendo protagonisti di una piccola rivoluzione che però procede senza sosta e che abiliterà la generazione distribuita dei prossimi anni. Si tratta di uno scenario non troppo lontano e che andrà a svincolare il mercato dell’energia dalla consueta architettura di produzione da parte delle sole utility.
A facilitare questa transizione, soprattutto nel comparto dei piccoli esercizi commerciali e in quello residenziale, la riduzione dei costi per quanto riguarda il materiale necessario per la costruzione dell’impianto e il sensibile aumento dell’efficienza e della durata dei componenti oggi in vendita. Non ultima la possibilità di integrare soluzioni per l’accumulo, elemento indispensabile per massimizzare la produzione e il consumo di energia.
Il mercato si muove lentamente, ma un percorso di sviluppo e crescita secondo direttrici diverse dal recente passato renderà il fotovoltaico in Italia nuovamente vantaggioso ed essenziale per la svolta green che il nostro Paese deve fare.

 

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