I ricercatori dell’Università di Stanford hanno sviluppato una speciale pellicola capace di abbassare la temperatura delle celle fotovoltaiche, favorendo la produzione di energia.
I ricercatori dell’Università di Stanford hanno sviluppato una speciale pellicola capace di abbassare la temperatura delle celle fotovoltaiche, favorendo la produzione di energia.
È infatti risaputo che l’elevata temperatura a cui sono sottoposte le celle durante una normale giornata di sole è alla base dell’usura e di possibili danneggiamenti prematuri. L’esposizione agli ultravioletti e installazioni poco accorte possono inficiare la producibilità giornaliera, facendo lavorare i moduli a temperature troppo alte.
Per limitare il più possibile il surriscaldamento delle celle, gli ingegneri americani hanno messo a punto una pellicola in grado di disperdere il calore in eccesso, irradiandolo verso l’atmosfera.
Si tratta di uno strato di silice posto a diretto contatto con la cella, un pannello trasparente che non vincola l’accesso della luce all’elemento fotosensibile ma è in grado di catturare e riemettere la componente a infrarossi.
Il funzionamento di base sfrutta il principio del trasferimento di calore per irraggiamento nello spettro dell’infrarosso, adottando una sorgente e un cosiddetto “pozzo termico”.
Stando alle prove sperimentali condotte, la pellicola è capace di ridurre la temperatura delle celle di circa 13°, un differenziale che potrebbe significare un incremento dell’efficienze energetica dei moduli dell’1%.