I ricercatori della Florida State University hanno sviluppato una piattaforma sperimentale che potrebbe assicurare un netto incremento dell’efficienza delle celle fotovoltaiche.
I ricercatori della Florida State University hanno sviluppato una piattaforma sperimentale che potrebbe assicurare un netto incremento dell’efficienza delle celle fotovoltaiche.
La base delle studio prevede l’impiego di un accettore e un sensibilizzante opportunamente immersi in una soluzione liquida. Stando agli esperimenti in corso, le due molecole si sono “autoassemblate” su una data superficie e sono state utilizzate per la combinazione dei fotoni, per generare elettricità.
In pratica, una simile architettura consente di adottare fotoni blu, utilizzati per generare una quantità maggiore di elettricità rispetto ai convenzionali sistemi, che prevedono un apposito filtro posto davanti alle celle fotovoltaiche. Adottando un simile schema, i filtri si rendono superflui, dato che la combinazione dei fotoni avviene direttamente nella cella.
Nonostante il progetto sia in fase sperimentale, secondo gli esperti è già pronto per la produzione in serie e consentirebbe di raggiungere un’efficienza del 45%, nettamente superiore ai dispositivi attualmente in commercio.