Presso i laboratori di Ingegneria Molecolare del Politecnico di Losanna, un team di esperti è riuscito a sviluppare materiali a basso costo ideali per incrementare l’efficienza del fotovoltaico basato sulla perovskite.
Presso i laboratori di Ingegneria Molecolare del Politecnico di Losanna, un team di esperti è riuscito a sviluppare materiali a basso costo ideali per incrementare l’efficienza del fotovoltaico basato sulla perovskite.
Come è noto, questo materiale consente di realizzate infrastrutture low cost per il fotovoltaico dei prossimi anni ed è già stato acclamato come “rivoluzionario”. Tuttavia, i costi elevati dei materiali adottati per favorire lo scorrimento delle lacune, nel processo di conversione da luce ad energia, possono vanificare la buona efficienza di questa innovativa architettura.
Proprio in questo senso, ha lavorato il gruppo di ricercatori capitanato da Mohammad Nazeeruddin, che è stato in grado di generare a creato il conduttore molecolare FDT (Fluorene-Ditiofene). La particolarità della struttura facilita lo scorrimento delle lacune, mentre i materiali scelti consentono di ridurre i costi di produzione, a fronte di un’efficienza di conversione superiore al 20,2%.
Secondo Mohammad Nazeeruddin: “Il miglior fotovoltaico in perovskite realizzato fino a oggi utilizza materiali di conduzione delle lacune difficili da produrre e purificare e il cui costo è proibitivo (oltre 300 Euro/grammo) impedendo di fatto la penetrazione di questa tecnologia nel mercato.
In confronto, il FDT è facile da sintetizzare e purificare, costa un quinto, mentre la performance e uguale se non addirittura superiore”.