Si torna a parlare della effettiva legittimità del cosiddetto decreto “spalma incentivi”, il 6 dicembre, infatti, la Corte Costituzionale discuterà in merito al provvedimento retroattivo.
Si torna a parlare della effettiva legittimità del cosiddetto decreto “spalma incentivi”, il 6 dicembre, infatti, la Corte Costituzionale discuterà in merito al provvedimento retroattivo.
In tale sessione, Anie Rinnovabili presenterà, a tutela dei suoi associati, le proprie memorie per la discussione del giudizio sull’art. 26 comma 2 e 3 del decreto legge n. 91/2014 convertito con modificazioni in legge n. 116/2014.
L’associazione sostiene l’incostituzionalità del decreto, che va a modificare diritti già acquisiti, minando il principio di certezza del diritto e di affidamento delle imprese verso lo Stato. Pertanto, Anie Rinnovabili mira a ripristinare il corrispettivo dell’incentivo pari al valore originario previsto nella convenzione stipulata dalle aziende con il GSE.
L’obiettivo finale è quello di sostenere le rinnovabili, che hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile del nostro Paese e devono continuare ad averlo. Secondo una logica più ampia, la sostenibilità energetica e ambientale dovrà essere il vero faro che segna la via della politica italiana, che sarà chiamata a legiferare in modo coerente, per assicurare un futuro più green e sostenibile.