Il VP di Italia Solare e co-chairman del GSC, Gianni Chianetta, sigla un protocollo d’intesa con IDA, l’associazione mondiale dell’industria della desalinizzazione.
Il VP di Italia Solare e co-chairman del Global Solar Council, Gianni Chianetta, sigla un protocollo d’intesa con IDA, l’associazione mondiale dell’industria della desalinizzazione.
L’accordo è stato firmato lo scorso 18 ottobre a San Paolo del Brasile durante l’IDA World Congress.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha stimato al 4% la quantità di energia elettrica prodotta a livello globale al servizio dell’acqua. Dato destinato a raddoppiare entro il 2040, principalmente per l’incremento della dissalazione e del riciclo dell’acqua.
Gianni Chianetta
Anche in Italia, viste le previsioni di siccità dovremmo spingere su questa cooperazione con le aziende dell’acqua. L’accordo tra GSC e IDA potrà certamente supportare questo nuovo mercato del FV anche in Italia. Il solare FV abbatte il costo dell’acqua, riduce le emissioni, e consente di produrla localmente evitando le perdite nella distribuzione che oggi superano talvolta anche il 50%.
Contestualmente ricordiamo che le aziende attive nel settore della desalinizzazione dell’acqua di mare sono diverse. Tra queste, MegaCivic ha progettato e brevettato lo Smart Solar Desalination System, un innovativo sistema di desalinizzazione dell’acqua di mare alimentato da un impianto fotovoltaico ibrido dotato di un inseguitore monoassiale orizzontale e composto da moduli bifacciali ad alta efficienza di ultimissima generazione.
La soluzione prevede l’integrazione tra l’impianto fotovoltaico e il generatore diesel cui è demandato il compito di supporto in caso di eccesso della domanda di energia oppure di scarsità di irraggiamento solare.
Il sistema, studiato per operare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è predisposto per la produzione di circa 1100 metri cubi al giorno di acqua potabile con un consumo energetico giornaliero di circa 3600 kWh (kilowattora), dei quali più di 3000 vengono forniti da fonte solare. Il fabbisogno energetico si riduce così a soli 0,43 kWh per metro cubo di acqua potabile prodotta, contro i 2.98 kWh/m3 del sistema tradizionale alimentato da generatore o da rete elettrica.
Il sistema prevede l’intero ciclo, dal prelievo e filtraggio dell’acqua marina sino alla desalinizzazione tramite un procedimento di osmosi inversa (RO), allo stoccaggio in serbatoi e quindi alla distribuzione dell’acqua potabile con apposite pompe.