Luglio 19, 2018

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SosTariffe.it spiega il fotovoltaico agli italiani

SosTariffe.it spiega il fotovoltaico agli italiani

SosTariffe.it porta al debutto una nuova sezione online interamente dedicata agli impianti fotovoltaici, corredata di guide, approfondimenti e infografiche.

SosTariffe.it porta al debutto una nuova sezione online interamente dedicata agli impianti fotovoltaici, corredata di guide, approfondimenti e infografiche.
L’obiettivo dichiarato è quello di dar vita a una guida esaustiva sull’argomento, un punto di riferimento nel web per tutti coloro che vogliano documentarsi e valutare con attenzione l’acquisto di un impianto per la propria casa.
Il sito fa luce su tutti gli aspetti utili da conoscere prima di procedere con l’installazione di un impianto domestico per la produzione di energia da fonti rinnovabili: prezzi, detrazioni fiscali e vantaggi.

Pannelli fotovoltaici: investire in energia pulita – Negli ultimi anni il rendimento del fotovoltaico ha raggiunto alti livelli ed è diventato via via sempre più economico. La guida di SosTariffe.it aiuta le famiglie a districarsi nel mercato attuale, piuttosto complesso. Consultarla fornisce un aiuto concreto per documentarsi prima di installare un impianto per la produzione di energia elettrica domestica. I pannelli fotovoltaici costituiscono un investimento a lungo termine conveniente per le famiglie, soprattutto se si auto-consuma tutta l’energia prodotta in casa.

SosTariffe.it spiega il fotovoltaico agli italiani

I falsi miti più diffusi sul fotovoltaico: 7 leggende a cui non credere – Prima di procedere con l’acquisto di un impianto è buona norma essere informati. Tuttavia, non è facile per coloro che si accostano per la prima volta al settore, discernere tra verità e falsi miti, leggende metropolitane diffuse sulla base del passaparola. Non è vero, ad esempio, che si tratta di una tecnologia inefficiente e ancora poco ‘matura’: il fotovoltaico garantisce già un ottimo rendimento. Né tantomeno è fondato credere che il mercato proponga ancora prezzi troppo esosi: rispetto a 25 anni fa i costi si sono di gran lunga ridotti.
Oggi installare in casa un impianto da 3 kW costa poco più di 6.000 euro Iva compresa ed è inoltre possibile usufruire delle detrazioni fiscali del 50%. Per un impianto fotovoltaico con un ciclo di vita di 25 anni, il costo dell’energia solare è di circa 12 centesimi al kWh. L’energia offerta dai fornitori costa, invece, circa il doppio (23 centesimi al kW).
Se abitiamo in zone poco esposte al sole dovremmo ponderare con cura l’investimento, perché è vero che la posizione geografica influenza il livello di energia generata da un impianto. Ma anche se viviamo al Nord Italia e non nelle regioni meridionali, potremmo beneficiare comunque di una grande produzione se la nostra abitazione possiede i requisiti necessari. L’ideale sarebbe disporre di un tetto rivolto a sud. Ma nonostante ciò anche i tetti rivolti ad est o ad ovest possono risultare adatti alla produzione di energia solare.
Altra convinzione – non del tutto esatta – è che un impianto di questo tipo richieda grande manutenzione: è consigliabile eseguire pulizie periodiche biennali solo se si vive in prossimità di campi agricoli o siti industriali.
Con il fotovoltaico possiamo auto produrre da soli in casa l’energia elettrica che ci serve, ma con alcuni limiti: è impossibile distaccarsi del tutto dalla rete elettrica.

Conto Energia: l’evoluzione del fotovoltaico negli ultimi 13 anni – La guida di SosTariffe.it ripercorre inoltre l’iter degli incentivi fiscali dal 2005 a oggi, aiutando i lettori a comprendere la convenienza effettiva degli attuali bonus. Dal 2005 al 2011 infatti, il settore ha usufruito di incentivi di durata ventennale, il cosiddetto sistema Conto energia (1°-2°-3° edizione): un sistema volto a promuovere le energie rinnovabili, che tuttavia ha generato un meccanismo distorto di speculazione economica con la vendita all’estero dell’energia prodotta. Dal 2012, i bonus hanno subito una revisione (4° e 5° versione), puntando a premiare l’autoconsumo domestico e il risparmio di energia da fonti non rinnovabili. Dal 6 luglio 2013 il Conto energia è del tutto andato in pensione. Oggi possiamo beneficiare della detrazione del 50% al momento dell’acquisto, del meccanismo di scambio sul posto (il sistema, che ci permette di vendere l’energia prodotta non consumata al momento e di prelevare a nostra volta dalla rete) e infine di mini-incentivi per la produzione di energia rinnovabile.

Verso il 2030: un’energia che punta al futuro – L’Ue punta a rimpiazzare del tutto le energie non rinnovabili con fonti pulite. In questo contesto si inserisce la nuova strategia energetica italiana, elaborata nel 2017. L’obiettivo è rendere il sistema energetico sempre più sostenibile nel lungo periodo: entro il 2030 l’Italia mira a realizzare una produzione di energia elettrica da fotovoltaico pari a 70 TWh, ovvero il 39% dell’intera produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili, per un totale di 184 TWh.

Fotovoltaico con accumulo: una riserva costante di energia – L’impianto fotovoltaico – come spiegato nelle nuove pagine dedicate – può essere corredato da un sistema di accumulo, detto anche storage: si tratta di una o più batterie (da installare subito insieme all’impianto o aggiungere in un secondo momento) che immagazzinano l’energia non consumata all’istante, conservandola per usi futuri. Una riserva indispensabile per usufruire in qualsiasi momento della corrente elettrica auto-prodotta. Anche di sera o di notte, quando i pannelli sono spenti e inattivi, senza attingere alla rete elettrica nazionale. Inoltre, se le batterie sono del tutto cariche, ma c’è comunque un eccesso di energia non consumato al momento, questo viene ceduto alla rete e rimborsato in base al meccanismo dello scambio sul posto. I sistemi di accumulo sono un’invenzione degli ultimi anni, ma rappresentano il vero punto di forza per chi sceglie di investire nel fotovoltaico.

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