Little Sun presenta Reach for the Sun: Ten Steps to Creating a Solar-Powered World, una campagna per affrontare il cambiamento climatico.
Little Sun, la no-profit sull’energia pulita fondata dall’artista danese-islandese Olafur Eliasson e dall’ingegnere Frederik Ottesen, presenta Reach for the Sun: Ten Steps to Creating a Solar-Powered World, una campagna di comunicazione creativa globale. Illustrata dall’artista italo-nigeriana Diana Ejaita e sostenuta da IKEA Foundation, la campagna mira a contribuire ad affrontare il cambiamento climatico e a porre fine alla povertà energetica, accelerando la transizione verso l’azzeramento delle emissioni di carbonio e l’accesso universale all’energia pulita ed economica. Reach for the Sun consiste in una guida digitale in dieci passi per creare un mondo ad energia solare. Include anche un toolkit di comunicazione open-source e risorse per individui e organizzazioni per agire.
Olafur Eliasson, co-fondatore di Little Sun
Ora è il momento di raggiungere il sole. La crisi climatica è qui: se vogliamo passare a un mondo alimentato da energie rinnovabili nel prossimo decennio, abbiamo bisogno che tutti riconoscano l’opportunità dell’energia solare. L’arte ci aiuta a farlo; ci permette di sentire il potere nelle nostre mani.
La guida illustrativa di Reach for the Sun
Concepito come uno strumento di comunicazione creativa per convertire la paura del cambiamento climatico in speranza e azione, è destinato sia agli individui sia alle organizzazioni che lavorano per la transizione energetica globale. La guida illustrativa di Reach for the Sun invita il pubblico a sentire, immaginare e poi realizzare un mondo a maggioranza a energia solare.
Identificando dieci passi semplici e fattibili per alimentare il mondo con il sole, la campagna traccia una tabella di marcia dalla difesa del clima personale a quella sociale, attivando gli utenti a modificare il comportamento personale, dall’uso dell’energia, la fornitura e l’investimento all’impegno comunitario e politico.
Reach for the Sun cerca di ispirare, informare e attivare il pubblico per raggiungere un mondo a zero carbonio entro il 2040. La campagna fa parte dell’iniziativa in corso dell’organizzazione per coinvolgere i creativi nel movimento globale per combattere il cambiamento climatico,.
L’organizzazione, che lavora con i partner per fornire energia rinnovabile alle comunità dell’Africa sub-sahariana, sta investendo nel suo programma culturale. La no-profit sta chiamando i creativi ad unirsi alla sua comunità globale di partner che lottano per l’azione climatica e l’accesso all’energia solare.
John Heller, CEO di Little Sun
Crediamo che l’arte possa creare possibilità di azione per il clima, ispirando la connettività globale, promuovendo l’azione positiva e migliorando l’impegno della cittadinanza. Il lavoro di Little Suns con gli artisti ci aiuta a immaginare un futuro che ancora non riusciamo a comprendere, un futuro in cui tutte le persone prosperano e condividono il potere del sole.
L’obiettivo è quello di spostare la prospettiva del pubblico sulla crisi climatica, fondando la conversazione sul clima non nella paura e nella disperazione ma nella speranza e nella possibilità di ciò che possiamo creare insieme.
Diana Ejaita, artista italo-nigeriana
Il sole è la nostra forza vitale; ci permette di prosperare. La mia speranza è che i creativi di tutto il mondo si uniscano a noi per raccontare la storia della sua potente forza per il bene.
Il sole può rispondere alle esigenze energetiche mondiali
Anche se attualmente fornisce solo il tre per cento dell’energia mondiale, la ricerca suggerisce che il solare può soddisfare la maggior parte delle esigenze energetiche del mondo entro il 2040 ed è il mezzo più potente per prevenire il cambiamento climatico improvviso se implementato ora.
John Heller, CEO di Little Sun
Il solare è facilmente accessibile, versatile e conveniente. Offre la promessa di una vita migliore ora, in particolare per gli 800 milioni di persone che vivono fuori dalla portata della rete elettrica. Illuminare il mondo è possibile, ma arrivarci dipende da tutti noi.
Little Sun, un progetto di impatto globale
L’organizzazione no-profit, iniziata nel 2012 come un’idea per creare una piccola lampada solare portatile per le persone che vivono senza elettricità, è cresciuta in un progetto di impatto globale: Little Sun ha contribuito a fornire energia e luce a oltre 3,2 milioni di persone che altrimenti non ne avrebbero accesso, e nel 2021 spera di crescere ulteriormente. Il lavoro svolto fino a ora ha ridotto 800.000 tonnellate metriche di emissioni di CO2 e ha fatto risparmiare alle famiglie che vivono al di fuori della rete elettrica 150 milioni di dollari in spese energetiche.
Reach for the Sun, ideato e prodotto dalla responsabile della comunicazione di Little Sun, Charlotte Webster, inizia incoraggiando il pubblico a riflettere sulla nostra connessione con il sole.
Charlotte Webster, responsabile della comunicazione di Little Sun
L’umanità si affanna a cercare soluzioni alle cause e alle conseguenze del cambiamento climatico. La nostra fissazione di cercare energia nel sottosuolo ci ha spinto pericolosamente vicino a un limite di riscaldamento che scatenerà condizioni irreversibili per tutti noi. Eppure, tutto quello che dobbiamo fare è guardare in alto. Una soluzione è visibile a noi tutto il tempo, ogni giorno: il sole. Il viaggio verso un mondo alimentato da energie rinnovabili inizia da come ci sentiamo. Con l’aiuto dell’arte, invitiamo l’umanità a sentire questo futuro, a immaginare meglio e a ri-orientarsi intorno al sole. Se raggiungiamo il sole ora, abbiamo una possibilità molto reale di creare un mondo fiorente per tutti noi.
I supporti della campagna
Reach for the Sun è sostenuta dal Global Solar Council, l’organismo commerciale dell’industria mondiale dell’energia solare, e supportata da SolarPower Europe, Community Arts Network, GOGLA, Efficiency for Access, SELCO Foundation, Sail GP, Sustainable Energy for All e Climate Museum.
La campagna mira a galvanizzare l’impegno pubblico e politico sul potenziale del solare per soddisfare la maggior parte del fabbisogno energetico mondiale prima della 26esima Conferenza delle parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (COP26), che si terrà a Glasgow, in Scozia, a novembre 2021.