Dicembre 19, 2022

Nicola Martello

Superbonus contro il caro energia e per il rinnovo edilizio

Secondo un’indagine commissionata da Harley&Dikkinson e dalla Filiera della Costruzioni realizzata da Euromedia Research su un campione di 1.000 cittadini tra il 28 ottobre e il 2 novembre 2022, gli incentivi come il Superbonus 110% sono ritenuti in grado di attivare un processo di transizione ecologica nel nostro Paese dall’81,2% degli intervistati e di ottenere risultati utili e concreti da un punto di vista sia ambientale sia economico dal 77,3%. Risulta peraltro ormai diffuso l’orientamento di molte famiglie a conoscere meglio l’impatto e le modalità d’uso degli incentivi per la ristrutturazione profonda degli edifici: ben il 73,8% degli intervistati ha dichiarato di informarsi su vantaggi e criticità in tema di bonus per l’edilizia.

Superbonus

Se quasi un 20% ritiene che, grazie agli incentivi, ci saranno reali benefici per la riduzione delle emissioni inquinanti, il 50% è comunque consapevole che tali interventi rappresentano solo una piccola parte di una vera transizione e non sempre con ritorni nel breve periodo (56%).

I bonus per la ristrutturazione profonda e l’efficientamento energetico e strutturale degli edifici sono una priorità assoluta, forse ad oggi poco nota, per un vasto numero di famiglie. Circa tre quarti della popolazione dichiara, infatti, di vivere in abitazioni che necessitano di adeguamenti strutturali e/o energetici e, tra questi, la grande maggioranza è disposta a intervenire con una riqualificazione. Su tale scelta rimane però discriminante per il 67,5% dei totali intervistati la presenza o meno degli incentivi.

Correlazione tra inquinamento e salute

Rilevante è poi che il 90% della popolazione veda una correlazione tra l’inquinamento e lo stato di salute dei cittadini e che il 61,2% degli intervistati non conosca la classe energetica del proprio stabile.

Infine, dato non di poco conto per cominciare a ragionare sulla tipologia degli edifici meritevoli di detrazione, in quanto bisognosi di riqualificazione, dalla ricerca emerge che non c’è una così netta distinzione tra reddito e residenza in abitazioni con classi energetiche minori. Tra i residenti in case con APE pari alla E, alla F e alla G si conta infatti un 17,3% degli intervistati con reddito basso ma anche un 13,8% di rispondenti in fascia alta.

Superbonus: considerato quanto emerso, risulta ancor più rilevante un dialogo propositivo della filiera delle costruzioni con il Governo – MEF per identificare, in un Tavolo di lavoro dedicato, proposte strutturali di modifica e integrazione alla normativa vigente, nella consapevolezza che le valutazioni finanziarie degli incentivi devono accompagnarsi a quelle economiche e sociali legate al destino di molte aziende, di altrettanti professionisti del settore e di moltissime famiglie che hanno creduto nella bontà e nell’efficacia delle detrazioni fiscali per la riqualificazione del patrimonio abitativo del nostro Paese.

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