Aprile 6, 2023

Nicola Martello

Gli impianti utility scale di Hitachi Energy sono più green

Hitachi Energy costruisce apparecchiature in alta tensione, trasformatori, sistemi di controllo e monitoraggio. Tutti progettati con criteri di sostenibilità per gli impianti utility scale.

L’azienda, nata nel 2020 come joint venture tra Hitachi e ABB Power Grids, opera nei settori utility, industriale e delle infrastrutture, nell’ottica di rendere i sistemi elettici più sostenibili e flessibili, capaci di gestire al meglio le fonti di energia rinnovabile. L’azienda, oggi interamente posseduta da Hitachi, ha sede in Svizzera, vanta una base installata in oltre 140 Paesi e impiega circa 40.000 persone in 90 nazioni. Il volume d’affari è di circa 10 miliardi di dollari.

Hitachi Energy costruisce apparecchiature in alta tensione, trasformatori, sistemi di controllo e monitoraggio. Il tutto progettato per lavorare con tensioni a partire da 52 kV. Si tratta quindi di grandi impianti che vengono connessi alle reti di trasmissione e distribuzione, reti gestite in Italia tra gli altri da Terna, Enel e dalle principali utilility regionali.

Durante la fiera K.EY 2023 abbiamo potuto parlare con Flavio Villa, Country Managing Director di Hitachi Energy Italy, che ci ha illustrato la visione dell’azienda relativa alla situazione del settore energia nel comparto utility scale.

Il mercato attuale delle fonti rinnovabili

Il mercato dell’energia sta attraversando un periodo di profondo rinnovamento, in particolare nei paesi più sviluppati, trainato principalmente dalle esigenze di decarbonizzazione. È necessaria e, in parte in atto, una crescita esponenziale della capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili, accompagnata dalla necessità di migliorare l’infrastruttura elettrica delle reti per la distribuzione della corrente. Hitachi Energy è in prima linea su entrambi i fronti, dato che il grosso della sua produzione si concentra nei trasformatori e nelle apparecchiature necessarie per il trasporto della corrente a livello utility scale.

L’azienda ha una visione molto positiva del settore in cui opera, una visione che vale per il medio e il lungo periodo. Persiste tuttavia un’incertezza diffusa, dovuta principalmente alle normative imposte dai Governi, anche in Italia. Secondo Villa, infatti, il legislatore deve rassicurare questo mercato con norme certe e stabili nel tempo, con processi autorizzativi snelli e rapidi. Solo così il settore può crescere e svilupparsi al meglio, sostenuto dagli importanti investimenti richiesti per la costruzione di sistemi utility scale.

Il business di Hitachi Energy è strettamente legato agli investimenti infrastrutturali; quindi, l’attività dell’azienda non è stata influenzata in maniera significativa dalle variazioni degli incentivi statali, né tantomeno dal Superbonus. L’azienda ha sì visto un rallentamento del mercato durante la pandemia, ma le sue attività non ne hanno risentito in modo evidente. Semmai, nota Villa, in molti paesi tra cui l’Italia serve un’accelerazione eccezionale nel comparto delle rinnovabili per raggiungere gli obiettivi europei: il trend è comunque positivo ma serve una semplificazione delle normative, per rendere più agile e veloce il processo autorizzativo.

Hitachi Energy

Hitachi Energy nel 2022 e le sue strategie per il 2023

Nel 2022, l’andamento dell’azienda a livello sia globale sia locale è stato molto positivo. L’anno scorso ha pesato però lo shortage dei materiali e dei componenti anche elettronici, carenza che è stata effettivamente un problema, che ha fatto lievitare i costi e ha ritardato le consegne. In questo senso, l’inizio del 2023 ha portato a una riduzione di questi problemi. Si intravede una potenziale normalizzazione della situazione nel 2024.
Per fronteggiare questa situazione, Hitachi Energy ha intrapreso molte azioni, a cominciare dalla diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

I prodotti più critici, in quanto a fornitura, sono stati i lamierini magnetici (usati principalmente nei trasformatori), microchip, il rame, l’alluminio. Villa fa notare che lo shortage è stato acuito anche dalla forte crescita del settore automotive elettrico, che ha assorbito importanti quote delle forniture mondiali di tali materiali.

Nel 2022 Hitachi Energy ha fatto importanti investimenti in Italia, per aumentare la capacità produttiva relativa a trasformatori, prodotti di alta tensione, SW e sistemi SCADA. L’azienda ha in cantiere piani per ulteriori investimenti, così da tenere il passo con la crescita della domanda e sviluppare nuovi prodotti con un impatto ambientale il più contenuto possibile. In pratica l’azienda punta a ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento.

Da notare che questo atteggiamento ecologico non è limitato alla sola fase produttiva, ma si estende all’intera catena, quindi dalla fornitura dei materiali necessari alla costruzione fino al decommissioning degli impianti. Inoltre, i prodotti di Hitachi Energy sono progettati in un’ottica di economia circolare, per gestire il ciclo di vita completo con il recupero, ove possibile, dei materiali e dei componenti dei prodotti esausti.

Questo discorso di recupero a fine vita non è però ancora totalmente sviluppato. I prodotti di Hitachi Energy hanno una vita utile di circa 30 anni; quindi, un vero e proprio riciclo sarà possibile solo tra diversi anni, dato che soltanto gli apparecchi progettati con criteri di riciclabilità consentiranno un recupero esteso. Comunque alcune azioni sono già applicabili anche se con i limiti imposti dalla concezione dei prodotti di alcuni anni addietro che ne rendono il recupero parziale, più complicato e costoso. In ogni caso, è facile prevedere che, viste le dinamiche nel prossimo futuro le materie prime saranno sempre più care (eventualmente anche più scarse), quindi la spinta al recupero, oltre al rispetto dell’ambiente avrà anche ulteriori motivazioni economiche.

K.EY 2023: gli obiettivi e i prodotti presentati

Hitachi Energy ha partecipato a K.EY 2023 con uno spirito molto positivo, e ha apprezzato come, finalmente, il settore delle fonti rinnovabili abbia avuto un evento dedicato. Lo stand dell’azienda è stato molto frequentato, non solo da clienti vecchi e nuovi ma anche da figure che hanno modificato la propria attività per seguire la crescita delle sorgenti di energia green. L’abbandono delle fonti fossili, infatti, genera nuove necessità e nuove opportunità, in quella che è a tutti gli effetti una fase molto creativa per il mercato dell’energia.

Nello stand di Hitachi Energy è stato messo in risalto il settore eolico, ma in realtà l’azienda è totalmente agnostica per quanto riguarda la fonte di energia: che sia fotovoltaico oppure eolico, non fa differenza. Hitachi Energy, infatti fornisce le tecnologie e i componenti che sono utilizzati in entrami i tipi di impianti.

Negli ultimi anni In Italia l’eolico ha un po’ faticato e solo recentemente si è cominciato a parlare molto di eolico offshore, caratterizzato da una produzione energetica maggiore rispetto all’onshore grazie a venti più costanti e a un impatto paesaggistico più ridotto. Nel caso del Mediterraneo tutto, gli impianti saranno prevalentemente galleggianti data la profondità dei fondali che vanno rapidamente oltre i 50 metri, a differenza del Mare del Nord dove il mare poco profondo consente installazioni fisse.

Per quanto riguarda i nuovi prodotti, Hitachi Energy non ha mostrato nel suo stand novità specifiche. Questo però non vuol dire che l’azienda si sia presentata senza alcuna innovazione. La società, in un’ottica green, sta compiendo il passaggio dai design tradizionali a tecnologie ecocompatibili più rispettose dell’ambiente, come per esempio la disponibilità sempre più estesa a tutte le potenze di fluidi ecologici di origine vegetale o sintetica per isolamento e raffreddamento dei grandi trasformatori in luogo dei tradizionali oli minerali.

In tema di impianti eolici galleggianti, Hitachi Energy ha sviluppato trasformatori e apparecchiature in alta tensione compatibili con i supporti flottanti. L’installazione in mare aperto ha infatti creato nuove esigenze per i dispositivi in origine progettati per impianti a terra, come la salsedine e gli stress dinamici. Per i nuovi sistemi dedicati all’eolico galleggiante, Hitachi Energy sfrutterà anche l’esperienza acquisita con i grandi impianti del Mare del Nord.

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