Giugno 27, 2023

Giovanni Corti

Fotovoltaico e rinnovabili, intervista ad Alessandra Toschi di BayWa r.e.

A Intersolar 2023, incontriamo Alessandra Toschi, Managing Director Italia di BayWa r.e., che ci illustra l’andamento del mercato e i trend in ambito fotovoltaico.

– Come vedete il mercato, oggi, e cosa vi aspettate nel prossimo futuro?

Oggi è importante osservare e analizzare i trend globali, a partire dal cambiamento climatico in atto e dalle svariate problematiche riguardanti l’approvvigionamento dell’energia. La volatilità dei mercati e la grande variabilità dei prezzi dell’energia rappresentano un aspetto destabilizzante che deve essere preso in considerazione.
Per rispondere a queste incertezze è possibile integrare una produzione energetica a partire da fonti rinnovabili. Le soluzioni oggi disponibili sono mature e sottoposte a continua innovazione, alla ricerca di efficienza e producibilità ancora superiori.

Il mercato del Belpaese è per noi molto importante. In Italia è attiva una pipeline di progetti che, entro il 2030, ci permetterà di installare circa 1,3 GW di nuova potenza fotovoltaica ed eolica (onshore e offshore).
Desideriamo crescere ulteriormente, continuando a lavorare nei settori per noi strategici, ma aprendo anche a nuovi ambiti e tecnologie, come per esempio fotovoltaico galleggiante e agrivoltaico.

In particolare, per quanto riguarda gli impianti “floating”, l’azienda detiene un concept tecnologico altamente innovativo. BayWa r.e. è dunque attiva nell’installazione di strutture flottanti presso laghi artificiali, dove è in grado di realizzare impianti integrati, capaci di preservare la biodiversità dell’ambiente circostante. In questo contesto, l’azienda ha attualmente quattro progetti in fase di sviluppo, situati in differenti aree del Nord Italia.

Parlando di agrivoltaico, si tratta di un importante settore, che vanta un forte potenziale di crescita per gli anni a venire. In particolare, si stanno sviluppando progetti sia con coltivazione sotto i pannelli, sia con coltivazioni integrate di cereali e grano.

– Integrazione tra eolico e fotovoltaico e la catena dell’idrogeno. State già lavorando in questo ambito?

La diffusione delle rinnovabili subirà una importante accelerazione, anche in funzione delle sollecitazioni imposte dall’Unione europea e dai singoli Paesi. Ciò imporrà un ripensamento e la riprogettazione della rete di trasmissione.
Si tratta di un progetto di ampio respiro, che richiederà tempo, e al quale il Gestore si sta già dedicando. La parola d’ordine è, e sarà, “integrazione”, perseguendo modelli che favoriscono lo stoccaggio energetico, le infrastrutture ibride e la dualità rinnovabili-idrogeno.
In questo scenario, BayWa r.e. può contare, nell’attuale pipeline, su numerosi progetti e impianti capaci di supportare l’infrastruttura di rete nazionale. Sarà così possibile assorbire i potenziali picchi di produzione da rinnovabili, evitando sprechi di energia e sovraccarichi.

baywa re

Analogamente, Terna sta lavorando per ridurre i colli di bottiglia della rete elettrica italiana, integrando strutture atte a rinforzare la circolazione lungo tutta la penisola.
La maggiore diffusione delle rinnovabili porterà a una produzione omogenea su tutto il territorio. Ciò favorirà l’uniformità delle tariffe da Nord a Sud, indipendentemente dalla presenza di aree a maggiore o minore consumo.
L’energia sarà prodotta in modo intelligente e distribuito; in questo l’adozione di stoccaggio e sistemi ibridi ad idrogeno sarà fondamentale.

– Quali sono le prossime attività che pensate di attuare in Italia?

Attualmente, in Italia abbiamo avviato la costruzione di un impianto fotovoltaico da 50 MW nel Lazio, mentre una struttura di potenza inferiore è appena stata avviata in Piemonte. Ciò che conta, come accennato precedentemente, è la disponibilità di una pipeline di progetti che consenta, anno dopo anno, di avviare e connettere alla rete impianti eolici e fotovoltaici con continuità.

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In questa fase di forti cambiamenti a livello di mercato, è determinante la capacità dei team e delle risorse umane di crescere e rafforzarsi, progetto dopo progetto. Ancora una volta, il fattore umano è importante e per noi particolarmente apprezzato, soprattutto ora, in un momento di shortage di figure tecniche e qualificate.
In questo senso, per agevolare il ricambio generazionale e accelerare l’inserimento di nuove competenze, abbiamo aperti i canali di collaborazione con le università. Le attività di ricerca presso gli atenei ci consentiranno di far crescere in numero e qualità i nostri team, per i progetti di domani.

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