Italia solare nota che attualmente in Italia risultano connessi 38,5 GW di potenza fotovoltaica per un totale di 1.935.509 impianti fotovoltaici. Sulla potenza totale il settore residenziale (P ≤ 20 kW) pesa per il 28% con 10,7 GW, il commerciale e industriale (20 kW < P ≤ 1 MW) per il 45% con 17,5 GW e i grandi impianti (P > 1 MW) rappresentano il restante 27% con 10,3 GW.
Il primo trimestre del 2025 si chiude con 1.432 MW di nuova potenza fotovoltaica connessa in Italia e 56.621 nuovi impianti fotovoltaici installati. Una flessione del 16% in termini di potenza e del 39% in termini di numero di impianti rispetto allo stesso periodo del 2024, che riflette dinamiche differenziate tra i vari segmenti. Il residenziale, con 341 MW, copre il 24% della nuova potenza totale connessa, il commerciale e industriale (20 kW < P ≤ 1 MW) il 28% con 407 MW, mentre gli impianti fotovoltaici di grande taglia (> 1 MW) sono arrivati al 48% con 684 MW.
Residenziale: un nuovo equilibrio post-Superbonus
Il comparto residenziale, con i suoi 341 MW totali collegati nel primo trimestre 2025, sembra aver trovato una stabilità dopo la fase eccezionale degli incentivi straordinari. Le connessioni mensili degli ultimi otto mesi (da agosto 2024 a marzo 2025) oscillano tra i 100 e i 120 MW, ben al di sotto dei picchi di oltre 200 MW/mese toccati nel 2023 durante il periodo Superbonus. La domanda resta comunque solida ed è da attribuire con buona probabilità alla riduzione dei costi degli impianti fotovoltaici, alla maggiore consapevolezza degli utenti dei vantaggi del fotovoltaico e, di conseguenza, alla crescente attenzione all’autoconsumo. In generale, analizzando le connessioni mensili dal 2020 al primo trimestre 2025, emerge che tali connessioni sono passate da una media di 22 MW nel 2020, a 36 MW nel 2021, per impennare poi a 102 MW, nel 2022, agli inizi del Superbonus e in piena crisi prezzi alti dell’energia e a 188 MW nel 2023, nel pieno boom del Superbonus, per poi iniziare a calare a 140 MW lo scorso anno ed infine per attestarsi in questi primi tre mesi a 114 MW.
Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare
1,82 milioni sono gli impianti fotovoltaici sotto i 20 kW. Dall’analisi dei dati ENEA e MEF si può considerare un totale stimato di 15 milioni di case, di cui 3 milioni sono i condomini, e stimando una quota minoritaria di questi impianti installati su coperture di edifici del terziario e di aziende agricole, significa che almeno il 10% circa degli edifici residenziali italiani ha un impianto fotovoltaico. Interessante anche sottolineare che il 42% di questi impianti fotovoltaici ha un sistema di accumulo. È la prova che gli italiani hanno raggiunto la consapevolezza che il fotovoltaico è una tecnologia affidabile ed essenziale per assicurare i prezzi dell’energia. Oggi, senza Superbonus, le connessioni mensili di fotovoltaico rimangono stabilmente oltre 5 volte le connessioni mensili del 2020, periodo pre-Superbonus. Quello che serve è mantenere la detrazione fiscale al 50% e non ridurla, come previsto al 36% a partire dal 2026.
C&I: frenata dopo il boom del 2024
Il segmento commerciale e industriale (20 kW ≤ P < 1 MW) segna un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti. Si tratta con tutta probabilità di un effetto ritardato del blocco degli investimenti avvenuto nella primavera-estate 2024, dovuto all’incertezza sull’avvio del piano Transizione 5.0 e all’attesa di chiarimenti su bandi e regole applicative. Considerati i circa sei/nove mesi medi di tempo per la realizzazione e la connessione di questi impianti fotovoltaici, il rallentamento è in linea con quanto atteso. Nel trimestre risultano comunque connessi 3.008 impianti per una potenza complessiva di 407 MW.
Utility-scale: andamento irregolare, ma trainante
Le connessioni mensili di impianti fotovoltaici ≥1 MW restano disomogenee, influenzate dalla messa in esercizio di grandi impianti (>10 MW) autorizzati negli anni precedenti. Il segmento si conferma tuttavia centrale per la crescita complessiva, oltre che per l’abbassamento dei costi delle bollette e il raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici nazionali. Nel primo trimestre dell’anno sono stati connessi 684 MW per 131 impianti fotovoltaici, in aumento rispetto ai 553 MW del 2024 per 133 impianti. Questo significa che rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è aumentata la potenza media degli impianti fotovoltaici connessi.
Classifica regionale: Lazio in testa nel Q1, bene Lombardia e Puglia
Nel primo trimestre del 2025, il Lazio guida la classifica delle nuove connessioni fotovoltaiche con 293 MW, seguito da Lombardia (162 MW) e Puglia (140 MW). In termini di numero di impianti fotovoltaici, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna guidano la classifica. Spostando invece l’attenzione sulla potenza connessa cumulata in rapporto alla popolazione, spiccano Basilicata, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia per potenza connessa per abitante. La distribuzione geografica mostra un mercato sempre più diffuso, ma con differenze significative tra le regioni.
Sistemi di accumulo: crescita regolare, ma il residenziale rallenta
Nel Q1 2025 sono stati connessi circa 40 mila sistemi di accumulo elettrochimici associati a impianti fotovoltaici, per una capacità totale di 497 MWh e una potenza di 266 MW. Mentre lo storage stand-alone tiene e conferma il suo ruolo crescente, da gennaio a marzo sono stati collegati 6 impianti per 138 MWh di capacità e 49 MW di potenza. Gli accumuli stand-alone connessi in Italia arrivano quindi a 36 unità.
Il segmento domestico rallenta, di pari passo con gli impianti fotovoltaici: per gli accumuli associati a impianti P < 20 kW la capacità connessa è passata da 894 MWh nel Q1 2024 a 454 MWh nel Q1 2025 (-49%).
Gli accumuli C&I, associati a impianti fotovoltaici di P > 20 kW, iniziano a emergere: nel Q1 sono stati 43 MWh di capacità e 23 MW di potenza per 949 accumuli. Sale del 35% la capacità connessa durante il Q1 2025 rispetto al Q1 2024 (31 MWh).
Fabio Zanellini coordinatore del gruppo di Lavoro Accumuli di Italia Solare
Il comparto dell’accumulo ha ormai consolidato la sua struttura industriale, con l’entrata in esercizio degli impianti fotovoltaici utility scale stand alone e la loro attivazione su tutte le tipologie di mercato, sia dell’energia sia dei servizi. A fronte di un rallentamento del settore residenziale, sta crescendo il segmento C&I, a conferma della diffusa consapevolezza che il connubio fotovoltaico e accumulo è la soluzione ottimale per l’autoconsumo. Occorre lavorare ancora sul contributo che gli accumuli diffusi possono dare al bilanciamento del sistema e alla gestione delle reti di distribuzione: soprattutto in quest’ultimo caso occorre estendere la sperimentazione ed evolvere la regolazione in modo che gli operatori del sistema di distribuzione (DSO) possano effettivamente utilizzare la flessibilità locale già così diffusa.
In termini di cumulato la capacità connessa, relativa ad accumuli elettrochimici, a fine marzo 2025 è pari a 13.682 MWh, per una potenza di 5.913 MW, dove il 70% è rappresentato da sistemi di accumulo connessi a impianti fotovoltaici e il 30% da sistemi stand-alone. La capacità cumulata è cresciuta del 30% rispetto alla fine del Q1 2024 per gli impianti associati al fotovoltaico, mentre per gli impianti fotovoltaici stand alone si è passati da 635 MWh connessi a fine Q1 2024 a 4.049 MWh connessi a fine Q1 2025 (+ 541%).