Gennaio 18, 2013

Cristiano Sala

Nanocristalli e magnetite per migliorare l’efficienza delle celle

La facoltà di ingegneria della University of California ha recentemente intrapreso lo studio del sistema dentario del Cryptochiton Stelleri. Si tratta di una specie di lumaca di mare che potrebbe aiutare la ricerca e lo sviluppo di nuove celle solari ad alta efficienza.

La facoltà di ingegneria della University of California ha recentemente intrapreso lo studio del sistema dentario del Cryptochiton Stelleri. Si tratta di una specie di lumaca di mare che potrebbe aiutare la ricerca e lo sviluppo di nuove celle solari ad alta efficienza.

Il chitone, che si nutre delle alghe presenti sulle rocce nel mare al largo della California, ha infatti sviluppato una serie di protuberanze simili a denti, indispensabili per potersi cibare. L’usura di questo apparato porta alla frequente sostituzione dei singoli denti, operazione che avviene in modo estremamente rapido ed è al centro degli studi del professor David Kisailus, esperto di ingegneria chimica e ambientale. Le analisi sul campo e in laboratorio hanno permesso di verificare il materiale di cui sono composti questi organi e il principio che porta alla rapida sintetizzazione del biomateriale alla base, la magnetite.
Seguendo il modello adottato in natura dalla lumaca marina, i ricercatori intendono sintetizzare il processo di crescita utilizzando nano materiali per celle solari e batterie. Il procedimento dovrebbe consentire un veloce incremento dell’efficienza energetica delle stesse e una riduzione dei costi di generazione dei nanocristalli.

 

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