Gennaio 23, 2023

Nicola Martello

I vantaggi di un impianto fotovoltaico per le imprese

Il progressivo riscaldamento globale e l’aumento dei costi dell’energia e del gas rendono sempre più importante il passaggio a fonti di energia rinnovabili e non inquinanti, che consentano non solo di evitare di danneggiare l’ecosistema ma anche di risparmiare. Questi obiettivi sono ottenibili con diversi sistemi, ma tra questi il solare fotovoltaico è attualmente il più interessante ed efficace.

Il fotovoltaico è oggi un pilastro fondamentale delle fonti rinnovabili, garantisce buoni rendimenti nel tempo e richiede investimenti iniziali relativamente contenuti. Dotarsi di un impianto fotovoltaico è quindi una scelta intelligente, che consente sia di contribuire alla decarbonizzazione dell’economia sia di risparmiare sulla bolletta elettrica. Le imprese (e anche gli utenti privati, naturalmente) possono infatti essere, almeno in parte, autonome dai fornitori dell’energia elettrica. Se poi si sceglie di installare anche un sistema di accumulo, è possibile conservare l’energia elettrica in eccesso per un utilizzo futuro, sia in caso di guasto alla rete elettrica sia per ridurre i costi dell’energia nei periodi in cui le tariffe energetiche sono più elevate.

I vantaggi dell’energia solare:

  • L’energia solare è rinnovabile al 100% e non produce emissioni di carbonio
  • Con un impianto fotovoltaico è possibile ridurre la dipendenza dell’azienda dalla rete
  • Il consumo di energia dalla rete è minore, con conseguente risparmio sulla bolletta
  • Generazione di nuovi flussi di entrate grazie alla vendita al gestore della rete dell’energia solare in eccesso

La tecnologia dei pannelli fotovoltaici

In sintesi, un impianto fotovoltaico è costituito da due elementi principali: i pannelli che trasformano la luce solare in elettricità e gli inverter che convertono la corrente continua generata dai pannelli in corrente alternata, da consumare in loco o immettere in rete. A questi due elementi si aggiungono le strutture di fissaggio dei pannelli, i cavi, il quadro elettrico, il contatore, software e app per il controllo.

Sono disponibili tre tipologie di pannelli fotovoltaici:

  • Pannelli monocristallini, prodotti utilizzando una singola struttura cristallina omogenea di silicio quasi puro. Hanno il migliore rendimento, con valori che arrivano al 21 – 22% dell’energia captata dal sole
  • Pannelli policristallini, realizzati mediante l’unione di cristalli di silicio tagliati da un blocco. Offrono prestazioni vicine a quelle dei moduli monocristallini (circa il 16%), costano di meno dei monocristallini
  • Pannelli in silicio amorfo a film sottile, costituiti da una lastra di silicio amorfo (al posto del silicio si può impiegare tellururo di cadmio oppure seleniuro di gallio-indio-rame), trattata per aumentarne la conducibilità. Funzionano bene anche con basso irraggiamento e sono i più economici, ma il rendimento è inferiore (8 – 9%)

I pannelli fotovoltaici producono più energia quando sono illuminati dalla luce solare diretta, ma generano comunque una certa quantità di elettricità anche in caso di giornate nuvolose o con luce indiretta. Con l’irraggiamento solare del nostro Paese e con un corretto posizionamento (inclinazione di 30° – 35°, verso sud), per ogni kWp (potenza nominale di picco in condizioni di standard) il fotovoltaico produce 1.100 – 1.200 kWh l’anno. Nelle regioni del sud Italia si arriva anche a 1.500 kWh/anno.

Di massima, per ogni kW installato servono 7 – 10 mq di superficie nel caso di moduli in silicio cristallino complanari alle coperture inclinate. Lo spazio occupato è maggiore se la superficie del tetto è piana ed è necessario disporre i moduli inclinati su più file.

Come funziona e quanto conviene il revamping fotovoltaico?

Con un minimo di manutenzione periodica (in sostanza pulizia delle superfici), un impianto resta produttivo in modo ottimale per 20-25 anni, dopodiché inizia un sensibile decadimento delle prestazioni a causa del deterioramento del silicio.

Le fasi del percorso verso l’energia solare

Un’azienda che vuole installare un impianto fotovoltaico è bene che si rivolga a società specializzate in questo campo, società che grazie alla loro esperienza potranno fornire un impianto su misura. Più in dettaglio, le fasi necessarie per installare i pannelli solari e tutto quello che serve sono:

  • Analisi iniziale: comprensione degli obiettivi in termini di energia ricavabile e dei risparmi possibili. Svolgimento di una verifica preliminare a supporto della pianificazione
  • Identificazione delle possibilità e pianificazione: preparazione di una proposta su misura, fatta insieme all’azienda, per determinare le priorità e i vincoli del progetto
  • Progettazione: valutazione dettagliata del sito dove installare l’impianto, con definizione delle specifiche tecniche e commerciali al fine di massimizzare lo spazio disponibile e la produzione di energia sulla base della luce solare utilizzabile
  • Finanziamento: scelta dei finanziamenti diretti o di terze parti, creazione di un business case per l’energia solare
  • Realizzazione e installazione: costruzione dell’impianto e integrazione nel sito esistente
  • Gestione operativa e manutenzione: gestione dell’impianto realizzato, con pianificazione e implementazione delle operazioni necessarie per assicurare un funzionamento regolare nel tempo
  • Ottimizzazione: monitoraggio del funzionamento dell’impianto, con realizzazione di eventuali miglioramenti all’infrastruttura energetica, supporto e consulenza per tutto il ciclo di vita dell’impianto fotovoltaico installato

I costi di un impianto

Le componenti di un impianto fotovoltaico sono diverse e ciascuna ha un costo. Vanno inoltre aggiunte le spese per le attività di progettazione, di installazione e di manutenzione. Quindi è necessario conteggiare i costi relativi a:

  • Pannelli fotovoltaici
  • Inverter, cavi, altri componenti elettrici ed elettronici
  • Progettazione
  • Installazione e collaudo
  • Burocrazia (allacciamento alla rete)
  • Manutenzione ordinaria (come la pulizia)

Un impianto di taglia aziendale (superiore ai 20 kW di potenza di picco) costa tra i 1.000 e i 1.500 euro per kW installato, ma la cifra può essere inferiore nel caso di impianti più grandi. L’investimento per un impianto fotovoltaico è ripagabile tra i cinque e i sette anni, se si autoconsuma il più possibile l’energia elettrica prodotta.

L’autoconsumo permette di evitare in tutto o in parte il pagamento della bolletta, sia per la componente energia sia per il carico fiscale. Inoltre, soprattutto quando il prelievo delle utenze è concentrato nelle fasi centrali della giornata, si beneficia dell’effetto peak shaving, ossia la riduzione dei picchi di potenza assorbiti dalla rete, con una conseguente riduzione delle voci in bolletta legate alla potenza impegnata.
L’elettricità prodotta e non immediatamente consumata può essere ceduta tramite i meccanismi di Ritiro Dedicato oppure di Scambio sul Posto, in alternativa può essere venduta sul mercato libero. Lo Scambio sul Posto è il sistema più diffuso, ma non remunera abbastanza da rendere conveniente questa modalità.

Finanziamento

In base ai requisiti e agli obiettivi finanziari dell’azienda è possibile scegliere tra l’acquisto diretto dell’impianto (in conto capitale) e due diverse opzioni di finanziamento, ovvero acquisto di energia oppure Fixed Rate.

Acquisto in conto capitale

Con un contratto di questo tipo, l’azienda sostiene la spesa in conto capitale per acquistare e possedere l’impianto fotovoltaico installato in sito. La società fornitrice dell’impianto progetta, procura e installa l’impianto solare, la cui proprietà viene trasferita all’azienda dopo la messa in opera. La società fornitrice può poi erogare anche servizi operativi e di manutenzione, per garantire che l’impianto solare venga gestito e mantenuto in condizioni ottimali.

Acquisto di energia

Chiamato anche Power Purchase Agreement (PPA), è un accordo di finanziamento utilizzato per fornire energia elettrica di origine solare generata in loco, a un prezzo fisso per tutta la durata del contratto (di solito 10 – 15 anni), senza bisogno, da parte dell’azienda, di un investimento di capitale per acquistare l’impianto solare. È adatto alle aziende che desiderano monetizzare lo spazio inutilizzato e generare risparmi sui costi per l’energia. La società fornitrice sviluppa, gestisce, provvede alla manutenzione dell’impianto solare e l’azienda cliente accetta sia di collocare l’impianto sulla sua proprietà sia di acquistare l’energia elettrica generata per tutta la durata del contratto PPA. La proprietà dell’impianto di solito passa all’azienda allo scadere del contratto. Questo accordo di finanziamento consente all’azienda di consumare energia elettrica a basso costo, così da mitigare i rischi legati ai prezzi di mercato dell’energia di rete.

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Fixed Rate

La società fornitrice dell’impianto dà all’azienda tutta l’energia elettrica prodotta dall’installazione fotovoltaica, a una rata mensile fissa (Fixed Rate) e concordata per tutta la durata contrattuale (in genere da 10 a 15 anni). Inoltre la società garantisce performance e produzione annuale ottimali dell’impianto. L’azienda può gestire ed eventualmente stoccare l’energia non autoconsumata, con la possibilità di generare da subito un risparmio economico e divenire proprietaria dell’impianto al termine del contratto.

Gli incentivi economici

In Italia le aziende possono sfruttare incentivi statali che rendono il fotovoltaico ancora più conveniente. Alcuni di questi incentivi sono locali o di settore, con fondi limitati o disponibili per un breve periodo.

Il Decreto FER 1 è forse il più noto e incentiva la produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili. In più, fornisce un ulteriore incentivo a chi installa il fotovoltaico rimuovendo le coperture in amianto o Eternit. È utilizzabile per impianti con una potenza minima di 20 kW e massima di 1 MW.

Ci sono poi alcuni incentivi meno noti, da valutare caso per caso, come ad esempio:

  • POR FESR 2021-2027: è un incentivo a fondo perduto che supporta i progetti di sostenibilità. Viene gestito a livello regionale
  • Credito d’Imposta Mezzogiorno: può essere utilizzato per progetti che prevedano anche l’installazione di un impianto fotovoltaico

Esistono anche altri incentivi o bandi a scadenza, con finanziamento a fondo perduto, per accedere ai quali occorre una certa dimestichezza nel settore. La competenza della società installatrice è fondamentale per riuscire ad accedere all’incentivo giusto nel modo più redditizio.

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