Garanzia di riduzione dei costi e minore dipendenza dai combustibili fossili sono i vantaggi che deriveranno dal primo impianto ibrido “fotovoltaico – diesel”, dotato di SMA Fuel Save Solution messo in servizio nell’isola di Vava’u nell’area Asia-Oceano Pacifico.
Garanzia di riduzione dei costi e minore dipendenza dai combustibili fossili sono i vantaggi che deriveranno dal primo impianto ibrido “fotovoltaico – diesel”, dotato di SMA Fuel Save Solution messo in servizio nell’isola di Vava’u nell’area Asia-Oceano Pacifico.
Il cuore del sistema è SMA Fuel Save Controller, il dispositivo che consente un’integrazione intelligente del fotovoltaico nel sistema, senza compromettere il funzionamento dei generatori diesel. Grazie all’unità di accumulo, l’impianto è in grado di funzionare anche in presenza di condizioni atmosferiche sfavorevoli, come ad esempio forte nuvolosità. L’impianto ibrido FV-diesel copre il 70% del fabbisogno energetico complessivo di Vava’u durante le ore più calde e produce circa il 13% del fabbisogno energetico complessivo annuale dell’isola.
L’impianto fotovoltaico è composto da moduli a terra e parchi batterie completamente integrati nella centrale diesel dell’isola. L’impianto, che vanta una potenza di 500 kW, è in grado di produrre 873 MWh di corrente pulita all’anno sostituendo così in media 225000 litri di gasolio. L’impianto utilizza 21 inverter SMA Sunny Tripower 20000 TL, 15 inverter SMA Sunny Backup 5000 nonché SMA Fuel Save Controller.
“SMA è fiera di aver potuto supportare il governo di Tonga a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili”, sottolinea Mark Twidell, amministratore delegato di SMA Australia. “Il progetto beneficia dei vantaggi di SMA Fuel Save Solution, che contribuisce a stabilizzare la rete e impedisce guasti all’impianto.”
“SMA Fuel Save Solution consente un’integrazione moderna del fotovoltaico in impianti con generatori diesel, senza rinunciare alle funzionalità, all’affidabilità tecnica o all’efficienza del combustibile”, spiega Rodger Whitby, amministratore delegato dell’azienda australiana Ingenero, che si è occupata dell’installazione del parco fotovoltaico.
“La diffusione del fotovoltaico in zone più remote passa attraverso un utilizzo avanzato ed intelligente delle fonti rinnovabili” dichiara Attilio Bragheri, direttore della divisione Power Plant Solutions di SMA Italia. “La tecnologia di SMA permette una perfetta integrazione tra fotovoltaico e fonti energetiche tradizionali e fornisce allo stesso tempo una valida alternativa, economicamente conveniente, alla classica alimentazione basata su generatori diesel. Anche la filiale italiana è impegnata in prima linea nello sviluppo di questo nuovo modello di approvvigionamento energetico e lavora ogni giorno a fianco di partner italiani che voglio implementare questo tipo di progetti” conclude Bragheri.
Finora Vava’u, arcipelago nel pacifico meridionale, assicurava il proprio approvvigionamento energetico mediante generatori diesel. Per ridurre i costi del combustibile e le emissioni di CO2 è stato commissionato lo sviluppo di un sistema ibrido. La Tonga Energy Road Map (TERM) si pone l’obiettivo di produrre il 50% del fabbisogno energetico del regno da fonti di energia rinnovabili entro il 2020. Lo sviluppo del progetto è stato affidato a Masdar, una società che opera nel settore delle energie rinnovabili con sede ad Abu Dhabi. Il progetto è finanziato dall’Abu Dhabi Fund for Development.