A KEY 2025, abbiamo avuto l’occasione di fare qualche domanda a Matteo Poffe, il nuovo Direttore Generale della filiale italiana. Il manager ci ha parlato in dettaglio dei nuovi inverter, delle batterie, dei sistemi wallbox e della strategia aziendale.
A KEY 2025 Fronius ha presentato tre nuovi prodotti
L’inverter Argeno è un prodotto totalmente europeo, arriva a una potenza di 125 kW e in questo momento vanta l’efficienza massima più alta del mercato, ben 99,1%, e anche l’efficienza europea più alta, pari a 98,7%. Queste caratteristiche lo distinguono bene dalla concorrenza e in più è naturalmente integrato nella piattaforma Fronius Solar.web. È una macchina molto robusta e flessibile, perché al suo interno integra 10 MPPT, una dotazione ideale per il settore commerciale e industriale, caratterizzato da impianti fotovoltaici grandi e complessi, distribuiti su più falde.
Essendo Made in EU e dotato di caratteristiche tecniche top di gamma, l’inverter Argeno non è un prodotto da primo prezzo, ma è una proposta valida per una clientela interessata a un inverter di qualità elevata e supportato da un servizio post vendita europeo. Di più, Fronius garantisce che tutti i dati raccolti dal dispositivo sono conservati in server e data center europei, così da soddisfare appieno le normative UE relative alla privacy e alla sovranità dei dati.
Quindi chi compra un inverter Fronius sa che sia per i dati sia per il funzionamento (come per esempio l’aggiornamento) non ci sono rischi né brutte sorprese negli anni successivi all’installazione. Il marchio garantisce una sicurezza totale per i suoi prodotti.
Matteo Poffe
L’altra novità particolarmente importante è l’unità di accumulo Reserva, un elemento che completa la nostra offerta, non tanto perché il brand non abbia mai avuto dispositivi di accumulo a batteria, ma perché finalmente adesso possiamo proporre una macchina interamente nostra, progettata e costruita secondo i criteri di qualità e sicurezza che sono una nostra prerogativa. Non più un articolo di terze parti rimarchiato, dunque, ma un elemento Fronius al 100%, quindi corredato da un servizio post vendita, da una gestione software completa e proprietaria, dalla garanzia di perfetta integrazione con i nostri inverter.
Più in dettaglio, le celle al litio dell’accumulo Reserva sono con chimica LFP (litio ferro fosfato) e sono fornite dal più grosso produttore al mondo di batterie. Ma il resto, l’elettronica di governo, la logica di gestione delle celle e dei flussi di energia, la struttura interna ed esterna, sono totalmente Fronius.
La terza novità è la wallbox Wattpilot Flex, non la prima colonnina di ricarica Fronius, perché due anni fa il marchio ha lanciato il carica batterie Wattpilot Go, una soluzione portatile che ha avuto un discreto successo, ma priva di un cavo integrato per il collegamento con il veicolo elettrico. La nuova Wattpilot Flex è invece per installazioni fisse, integra un cavo con spina IEC Tipo 2 ed è già presente nel portale GSE tra i dispositivi dotati (secondo quanto indicato dalla Delibera 541/20/R/EEL) della Gestione Dinamica del Carico (GDC), in grado cioè di regolare la potenza di ricarica in base alla rilevazione della potenza disponibile residua al punto di prelievo.
Naturalmente la nuova wallbox è integrata nel sistema software Fronius e si interfaccia perfettamente con gli inverter del marchio, inoltre consente di fare cicli di ricarica gestiti secondo varie modalità: in base alla disponibilità di energia dall’impianto fotovoltaico, alla fascia oraria, alle necessità d’uso del veicolo da parte dell’utente.
Di Wattpilot Flex esistono due versioni, Home e Pro. Come dimensioni e prestazioni elettriche sono identiche, ma la Pro ha in più un contatore elettronico MID, che permette al gestore (un’azienda o un’amministrazione pubblica) di contabilizzare in maniera automatica i flussi energetici per la ricarica dei veicoli.
Il 2025, quindi, è un anno importante per il brand, perché in passato non c’è mai stata una presentazione di ben tre prodotti, per di più già certificati e con una data di disponibilità dichiarata. Adesso Fronius può offrire al cliente finale una soluzione completa ed europea per il settore residenziale.
Cosa si aspetta Fronius da KEY 2025?
L’azienda ha colto l’occasione della sua partecipazione a KEY 2025 per presentare i suoi nuovi prodotti a un pubblico di partner e di operatori del settore fotovoltaico, il pubblico ideale. Lo stand è stato parecchio frequentato – addirittura affollato – da molte persone, soprattutto durante l’evento dedicato alle novità.
L’afflusso è stato sempre molto intenso nei tre giorni della fiera, segno del successo di KEY 2025 e dell’interesse dei visitatori per il marchio Fronius e per i suoi prodotti. La folla che ha visitato lo stand rappresenta un segnale molto positivo in un anno che non è partito nel migliore dei modi. Il marchio si aspetta una buona risposta dal settore commerciale industriale, ma anche il residenziale, segnato da un rallentamento, potrebbe riprendersi, visti gli aumenti del costo dell’energia.
– Fronius è un marchio premium. Questa strategia paga?
La strategia del brand di proporre prodotti di fascia alta, che non hanno un prezzo aggressivo, si è rivelata finora vincente. Fronius si distingue dalla concorrenza che punta al primo prezzo grazie all’origine europea degli articoli proposti e a un servizio pre e post vendita completo e ineccepibile, tale da affiancare i partner anche nei progetti più impegnativi.
L’effetto del superbonus è ormai svanito e adesso non si corre più per installare qualsiasi cosa, senza guardare alla qualità e alle prestazioni. Gli installatori sono più attenti al valore aggiunto dei prodotti e sanno guidare i clienti finali nella scelta del prodotto migliore, che può anche avere un prezzo superiore ma che garantisce prestazioni top di gamma ed elevata longevità, soprattutto per quanto riguarda gli inverter.
– Come sono stati questi primi mesi alla direzione di Fronius Italia?
Il manager è in Fronius da 15 anni, ha svolto il ruolo di Direttore Commerciale per molti anni e da settembre 2024 è succeduto ad Alberto Pinori. Grazie alla stretta collaborazione tra i due manager, il passaggio di consegne è avvenuto in modo fluido e sereno, così da garantire una continuità sia nella gestione della filiale sia nei rapporti con i vari partner commerciali italiani.
Matteo Poffe
Il mio nuovo ruolo è molto sfidante ma positivo, perché comunque per me è stata un’esperienza senza soluzione di continuità, nel senso che in questa azienda sono sempre stato molto presente e molto motivato, e questo nuovo incarico mi dà ancora più orgoglio. Aumentano le responsabilità, naturalmente, però questo è un passo che trovo coerente con tutto il mio percorso fatto in Fronius.