Con una dichiarazione di pochi giorni fa, il Coordinamento FREE bollava come impropria la richiesta, pubblicata il 6 marzo scorso dal GSE, in merito al sistema di raccolta dati per gli impianti fotovoltaici privi di tariffe incentivanti.
Con una dichiarazione di pochi giorni fa, il Coordinamento FREE bollava come impropria la richiesta, pubblicata il 6 marzo scorso dal GSE, in merito al sistema di raccolta dati per gli impianti fotovoltaici privi di tariffe incentivanti.
Di fatto, la nota pubblicata sul sito del Gestore contiene la richiesta di inserimento dei dati relativi all’anagrafica, alle utenze, all’ubicazione dell’impianto e all’energia immessa e autoconsumata, per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici e gli impianti alimentati da altre fonti, di potenza inferiore a 200 kW e che non accedono ai FiT nazionali.
Alle perplessità del Coordinamento FREE risponde il GSE, con una nota sul proprio sito web: “I dati raccolti sono finalizzati a rilevare, in modo opportuno e per finalità statistiche, le principali caratteristiche dei suddetti impianti, non reperibili in modo completo attraverso sistemi informativi gestiti dal GSE o da altri soggetti terzi.
“La raccolta dei dati si inquadra in quella più generale del monitoraggio statistico, economico e ambientale dello sviluppo delle energie rinnovabili affidata al GSE dal Decreto legislativo 28/11. In particolare il GSE, tenuto conto delle norme stabilite in ambito SISTAN e EUROSTAT, organizza e gestisce il sistema nazionale per il monitoraggio dello sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia”.