L’energy storage a livello residenziale e commerciale è un protagonista sempre più importante nel mondo delle rinnovabili, anche perché ormai è una realtà tangibile, nel senso che si può già acquistare e installare per coadiuvare il proprio impianto fotovoltaico. Questo non significa però che sia un mercato maturo, anzi, siamo solo ai primi passi e i margini per la crescita sono ancora molto ampio, cosa che, fra l’altro, lo rende estremamente interessante per le aziende.
{tip clicca l’immagine per vedere la guida}{/tip}L’energy storage a livello residenziale e commerciale è un protagonista sempre più importante nel mondo delle rinnovabili, anche perché ormai è una realtà tangibile, nel senso che si può già acquistare e installare per coadiuvare il proprio impianto fotovoltaico. Questo non significa però che sia un mercato maturo, anzi, siamo solo ai primi passi e i margini per la crescita sono ancora molto ampio, cosa che, fra l’altro, lo rende estremamente interessante per le aziende.
Lo stesso vale per le tecnologie, in questo caso quelle elettrochimiche delle batterie, ma non solo, che devono ancora crescere e svilupparsi adeguatamente. I sistemi di energy storage attuali infatti fanno ancora ricorso a tecnologie mature, come quelle piombo-acido, per quanto in varianti tecnologicamente aggiornate e solo adesso iniziano a essere commercializzati i primi sistemi con batterie agli ioni di Litio.
Siamo ancora lontano dall’aver trovato una soluzione ideale per quanto riguarda il rapporto fra costi, vita utile e caratteristiche tecniche delle batterie, ma la cosa importante è che i sistemi di energy storage iniziano a essere economicamente convenienti, come è stato sottolineato da alcuni studi.
L’elemento chiave è l’autoconsumo, che, in presenza di un sistema di energy storage cresce sensibilmente. Gli scenari che si aprono con la diffusione dei sistemi di energy storage sono sicuramente molto interessanti e di portata più ampia di quanto non si possa pensare.