Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto la domanda cautelare dell’annullamento della norma, in risposta ai ricorsi presentati da assoRinnovabili e Confagricoltura contro lo “spalma-incentivi”.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto la domanda cautelare dell’annullamento della norma, in risposta ai ricorsi presentati da assoRinnovabili e Confagricoltura contro lo “spalma-incentivi”.
Secondo il TAR non sono state ravvisate urgenze di alcun tipo per sospendere tale misura, ogni ulteriore discussione sarà rinviata in data 19 marzo 2015.
La norma sarà dunque resa operativa dal primo dell’anno, in attesa di future decisioni, scontrandosi contro la volontà di associazioni e imprenditori che, in più di 1.100 (tra operatori e aziende), hanno aderito ai ricorsi organizzati in questi mesi.
Secondo il tribunale: “le allegazioni dei ricorrenti sul periculum in mora non sono idonee a ritenere integrato il requisito dell’irreparabilità del pregiudizio ex art. 55, co. 1, c.p.a., la cui dimostrazione non può essere affidata alla generica deduzione di danni patrimoniali, peraltro senza riferimenti alla specifica situazione economica di ciascun interessato tale da fa ipotizzare un esito per esso potenzialmente irreversibile in caso di mancata concessione della misura cautelare”.