Secondo il rapporto annuale di “monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita” dell’AEEGSI, il fotovoltaico è alla base dei cambiamenti del sistema elettrico italiano.
Secondo il rapporto annuale di “monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita” dell’AEEGSI, il fotovoltaico è alla base dei cambiamenti del sistema elettrico italiano.
Il panorama nostrano è in costante mutazione, guidato dalla miriade di oltre 650mila installazioni alimentate a rinnovabili, vere e proprio centrali in miniatura capaci di rendere indipendenti aree locali e abitazioni.
Stando allo studio AEEGSI, la generazione distribuita rappresenta oggi il 23% della produzione nazionale, corrispondente a 64,3 TWh.
Circa il 20% della produzione viene “autoconsumata”, mentre il 28,5% della parte in eccesso viene ceduta direttamente sul mercato, il 48% è invece ritirato dal GSE.
Nel complesso, se idroelettrico e bioenergie vanno bene, è il fotovoltaico a sostenere il cambio di rotta, che vuole impianti sempre più piccoli, frazionati e distribuiti. Lo studio, che prende in esame l’anno 2014, riporta che oltre il 98% dei 70mila nuovi impianti installati era di natura fotovoltaica.