Il report periodico rilasciato da Terna evidenzia una riduzione per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili per il mese di settembre 2016.
Il report periodico rilasciato da Terna evidenzia una riduzione per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili per il mese di settembre 2016.
Secondo i dati riportati dal gestore della rete elettrica nazionale, si sono registrati cali in misura variabile, in funzione della tecnologia adottata. Se il fotovoltaico cala del -2% e il geotermico del -2,5%, decisamente più consistente è la riduzione relativa al comparto idroelettrico (-13,2%) ed eolico, fanalino di coda con un -29%.
Nel complesso, le rinnovabili hanno coperto il 36,3% della domanda elettrica nazionale, grazie anche al +7,7% relativo alla produzione termica.
Considerando il periodo dell’anno è possibile fare qualche stima relativa al 2016. In buona sostanza, la produzione di elettricità da fonti rinnovabili è stata di 83,7 TWh, sensibilmente inferiore agli 86,2 TWh del 2015 e ai 94,2 TWh del 2014.
Il calo produttivo va di pari passo con quello dei consumi di elettricità, inferiori dello 0,7% rispetto a settembre 2015. Nei primi 9 mesi del 2016 la domanda di energia è calata del 3,4%, in rapporto al pari periodo dello scorso anno.
Analizzando più in dettaglio il report Terna è possibile notare che l’andamento negativo è trainato da idroelettrico e fotovoltaico, che rappresentano il 40,3% e il 22,7% della produzione rinnovabile italiana.
In controtendenza le regioni del Nord Italia, unica area della penisola a registrare una variazione tendenziale positiva del +2%.