Anche per i pannelli solari ci si dovrà allineare alle normative sullo smaltimento dei rifiuti elettronici (RAEE) attraverso la raccolta differenziata: è quanto stabilito dalle nuove norme del Parlamento Europeo, varate il 20 gennaio. I pannelli solari, secondo le nuove norme, dovranno essere smaltiti e riciclati come ogni altra apparecchiatura elettronica ma per gli impianti fotovoltaici c’è un problema.
Anche per i pannelli solari ci si dovrà allineare alle normative sullo smaltimento dei rifiuti elettronici (RAEE) attraverso la raccolta differenziata: è quanto stabilito dalle nuove norme del Parlamento Europeo, varate il 20 gennaio. I pannelli solari, secondo le nuove norme, dovranno essere smaltiti e riciclati come ogni altra apparecchiatura elettronica ma per gli impianti fotovoltaici c’è un problema.
Il problema è nel ciclo di vita di un impianto: le nuove norme impongono di passare a percentuali molto alte di raccolta differenziata, fino all’85% delle apparecchiature elettroniche prodotte in ogni stato, cosa adottabile per i piccoli elettrodomestici ma improponibile per un impianto che ha una durata di vita di 20-30 anni. È infatti questo il periodo medio di vita di un impianto fotovoltaico e, come illustra Reinhold Buttgereit, segretario generale dell’EPIA, la European Photovoltaic Industry Association la normativa non può prescindere da questo dato: ” Per rispecchiare il ciclo di vita molto lungo dei pannelli fotovoltaici e l’attuale situazione del mercato in Europa, un target di recupero dei pannelli dovrebbe essere basato sulle quantità di moduli fotovoltaici effettivamente a fine vita. L’industria è pronta a supportare la Commissione Europea al fine di stabilire una metodologia per un approccio basato sui rifiuti prodotti.” La questione è aperta e l’Italia, come tutti i paesi della Comunità, all’approvazione della normativa avrà 18 mesi di tempo per adeguare la propria legislatura.