Febbraio 5, 2012

Cristiano Sala

Massachusetts Institute of Technology, celle solari vegetali

Andreas Mershin è un biofisico e ricercatore del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Con la sua equipe ha recentemente gettato le basi per la costruzione delle celle foto-ricettive di domani.

Andreas Mershin è un biofisico e ricercatore del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Con la sua equipe ha recentemente gettato le basi per la costruzione delle celle foto-ricettive di domani.

Partendo infatti dalla struttura molecolare delle cellule adibite alla fotosintesi, presenti in natura all’interno di foglie ed erba, i ricercatori sono riusciti a ottenere un sistema capace di catturare e convertire l’energia luminosa.

Il complesso processo produttivo prevede l’estrazione e la stabilizzazione delle molecole che operano la fotosintesi vegetale. Questa struttura viene successivamente applicata a un substrato di vetro che accoglie nanofili di ossido di zinco e biossido di titanio. Nel concetto di Mershin, le cellule capaci di effettuare la fotosintesi sostituiscono i convenzionali strati di silicio, adottati per i diffusi pannelli solari fotovoltaici.

Massachusetts Institute of Technology, celle solari vegetali

Andreas Mershin

Nella fase di esposizione solare, il materiale fotosintetico e il biossido di titanio sono in grado di assorbire le radiazioni luminose e di trasformarla in elettricità. Una volta generato, il flusso di elettroni viene indirizzato tramite i nanoconduttori, verso il sistema di alimentazione. Naturalmente stiamo parlando di una tecnologia che sta muovendo i primi passi e ancora lontana da una possibile applicazione su larga scala. Il rendimento ottenuto sino ad ora è infatti di appena dello 0,1% ma, come sottolinea Mershin, quando si potrà raggiungere il 2% le nuove celle saranno già utili per qualche tipo di impiego basilare. Nell’ottica dei ricercatori, questo primo passo rappresenta già un traguardo e consentirà lo sviluppo di nuove tecnologie green.

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