C’è una sicura e tangibile preoccupazione riguardo ai prossimi incentivi a rinnovabili elettriche, termiche e all’efficienza energetica che, si presume, saranno fortemente ridimensionati. In una nota del Kyoto Club al Governo si legge: “Se è gravissimo che le bozze sul quinto conto energia fotovoltaico circolate in questi ultimi giorni siano probabilmente di matrice non ministeriale va detto anche che esse potrebbero purtroppo essere verosimili nei contenuti che i Ministeri competenti si apprestano ad annuciare. Ma anche per le altre fonti rinnovabili e l’efficienza energetica si preannunciano interventi tali da rischiare seriamente di affossare un intero comparto che il Governo vorrebbe contingentato su livelli annuali molto bassi. Se passassero queste posizioni sarebbe anche un duro colpo alla stessa credibilità del sistema paese.”
C’è una sicura e tangibile preoccupazione riguardo ai prossimi incentivi a rinnovabili elettriche, termiche e all’efficienza energetica che, si presume, saranno fortemente ridimensionati. In una nota del Kyoto Club al Governo si legge: “Se è gravissimo che le bozze sul quinto conto energia fotovoltaico circolate in questi ultimi giorni siano probabilmente di matrice non ministeriale va detto anche che esse potrebbero purtroppo essere verosimili nei contenuti che i Ministeri competenti si apprestano ad annuciare. Ma anche per le altre fonti rinnovabili e l’efficienza energetica si preannunciano interventi tali da rischiare seriamente di affossare un intero comparto che il Governo vorrebbe contingentato su livelli annuali molto bassi. Se passassero queste posizioni sarebbe anche un duro colpo alla stessa credibilità del sistema paese.”
Riscontrata inoltre l’assoluta assenza di un confronto del Governo con le associazioni di categoria per l’esame degli interventi sulla materia, il Kyoto Club chiede che il Governo incontri quanto prima gli operatori per un confronto aperto e responsabile sugli incentivi e sullo sviluppo di medio-lungo periodo di questo settore. Forte preoccupazione è espressa anche da ANIE/GIFI, che chiede ai Ministeri competenti di fare chiarezza e di definire una posizione ufficiale dato che tutto il settore fotovoltaico è in forte agitazione e che vede proliferare bozze riguardo al testo del Quinto Conto Energia senza avere una visone chiara del futuro. “In tutta onestà – dichiara Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE – stento a credere che i Ministeri competenti vogliano infondere panico nel mercato fotovoltaico facendo circolare bozze – diverse tra loro nei contenuti e nella forma – piuttosto che operare con responsabilità nei confronti di un comparto industriale, quello del fotovoltaico, che ad oggi ha contribuito concretamente allo sviluppo nel nostro Paese del mercato energetico, componente fondamentale di ogni sistema economico. Un intervento legislativo come quello prospettato dalle bozze in circolazione vanificherebbe tutti gli investimenti realizzati fino ad ora”. I contenuti dei documenti in questione profilano un sistema incentivante insostenibile per l’industria fotovoltaica italiana. Registro per tutti gli impianti al di sopra dei 3 kW di potenza, limite di 100 mln€ di spesa a semestre per nuovi impianti, dimezzamento delle tariffe dal 1 luglio 2012 anche per gli impianti più piccoli e su edificio, sono i principali aspetti negativi emersi dalla lettura delle bozze in circolazione. Così come accaduto nel 2011, le banche hanno già sospeso i finanziamenti in erogazione ed i clienti stanno procedendo con l’annullamento degli ordini: questo significa porre nuovamente in serio pericolo migliaia di posti di lavoro e centinaia di milioni di euro di investimenti. “Ed è proprio di investimento che bisogna parlare – continua Natalizia – quando si considera il denaro utilizzato per incentivare l’energia fotovoltaica. A differenza delle fonti tradizionali, dove le risorse finanziarie devono far fronte alla necessità di continuo approvvigionamento di combustibile, spesso da Paesi politicamente instabili, in questo caso gli investimenti vanno a favore dello sviluppo tecnologico e della generazione distribuita ed efficiente di energia, con conseguenti benefici per il sistema elettrico nel suo complesso e per gli utenti finali. Una volta superato il sistema degli incentivi, gli effetti della potenza fotovoltaica installata saranno positivi e vedranno la diminuzione del valore delle importazioni e del costo dell’energia elettrica.” “ANIE/GIFI – conclude Natalizia – chiede una smentita ufficiale ai Ministeri competenti sulle bozze in circolazione e si rende disponibile sin da subito a collaborare per la definizione di un 5° Conto Energia che tenga conto delle necessità di tutto il settore energetico, garantendo nel contempo all’industria fotovoltaica il più adeguato periodo di transizione per il raggiungimento della piena competitività ed indipendenza dagli incentivi. Tutto questo nel rispetto del contenimento dei costi per la collettività”.